Cos’è l’imene?

L’imene è una membrana di tessuto che circonda l’apertura vaginale esterna. Il nome deriva dal greco “Hymenaios”, che significa membrana.

Questa fa parte della vulva e degli organi genitali esterni ed è presente in tutte le femmine della specie umana fin dalla nascita.

In che modo l’imene è collegato alla verginità?

Secondo alcuni luoghi comuni, la verginità si perde con la rottura dell’imene e quindi con il primo rapporto sessuale. Niente di più sbagliato perché la rottura dell’imene non è necessariamente un indicatore della perdita di verginità.

L’imene può lacerarsi facendo sport, andando in bici, durante l’esame della pelvi, con l’uso di tamponi vaginali. Altre donne mantengono intatto il loro imene fino al primo rapporto sessuale.

Al momento dei primi rapporti sessuali, quando la membrana dell’imene è morbida ed elastica, l’orifizio imenale può dilatarsi in modo sufficiente perché la penetrazione del pene avvenga con facilità e senza dolore. In questi casi non esiste traccia di emorragia e l’imene persiste fino al primo parto. Tra l’altro fatti di questo genere sono meno rari di quanto si creda.

D’altra parte spesso avviene che l’imene si rompa al primo coito, il quale può essere più o meno doloroso e qualche volta si accompagna ad una vera emorragia. Anche in questo caso l’imene può persistere, sia pur parzialmente, fino al primo parto, quando la testa del feto porterà a termine la rottura della membrana imenale. La presenza o l’assenza dell’imene, quindi, non dice molto sull’esperienza sessuale di una donna.

imene imperforato

Una volta raggiunta la pubertà, l’imene tende a diventare abbastanza elastico. Non è possibile determinare se una donna usa i tamponi o no facendo un esame della pelvi. I rapporti sessuali sono la via più comune per danneggiare l’imene, anche se le statistiche dimostrano che solo il 43% delle donne ha avuto perdite di sangue dopo la prima volta. Questo significa che nell’altro 57% delle donne l’imene è così elastico da allungarsi e non provocare nessun dolore e nessuna perdita di sangue.

In alcune società, invece, la vita di una donna e la sua condizione sociale sono in pericolo senza questa struttura, che è considerata come prova fisica della purezza. Ciò nonostante i chirurghi plastici hanno elaborato una procedura conosciuta come imenoplastica per ricreare chirurgicamente l’imene nelle donne dove non è più presente.

E’ abbastanza ridicolo per una donna che ha avuto rapporti sessuali, credere che ricostruire l’imene la renderà nuovamente vergine. ATTENZIONE!! L’intervento è utile solo per le donne la cui vita possa essere in pericolo senza l’imene. Alcuni paesi considerano l’imenoplastica come una forma di mutilazione genitale femminile e l’intervento è proscritto dagli statuti destinati a proteggere le giovani donne da questo tipo di violazione.

Come è fatto l’Imene: tipi di imene

La forma dell’imene è molto variabile, diversa in ogni donna. Le forme più comuni sono:

  • mezzaluna o semicerchio
  • anulare o circolare

Le forme meno comuni sono: frangiato o denticolare, ripartito, microperforato, labiale o verticale, imperforato

 

 

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L’imene si lacera alla prima penetrazione o con l’inserimento di un’assorbente interno:
L’imene non è una membrana che forma un tappo alla vagina. L’idea che esso pssa rompersi col prio rapporto sessuale è un luogo comune inesatto: non si tratta di qualcosa che può rompersi la prima volta che avviene la penetrazione in vagina. L’imene è rappresenta una corona che solitamente presenta almeno un’apertura. Questa apertura non può essere strappata né da un pene, né da un assorbente interno.

La rottura dell’imene causa un sanguinamento durante il primo rapporto sessuale:
Non tutte le donne sanguinano.Anzi, sono pochissime le donne che sanguinano la prima volta. Il sanguinamento è dovuto alla rigidità della corona vaginale o alla sua forma. Può capitare che la prima volta si provi un fastidio o bruciore, ma questo non ha nulla a che fare con la rottura dell’imene; piuttosto è dovuto alla scarsa lubrificazione.

La presenza dell’imene è garanzia di verginità:
Fin dall’antichità l’imene è stato associato al concetto di verginità. Infatti, l’imene rappresentava una specie di “sigillo di garanzia” sulla purezza della fanciulla. Tale metodo grossolano di controllare le donne non ha alcun fondamento medico o scientifico; poiché un’imene può avere elasticità e dimensioni variabili. Addirittura può essere completamente assente. Per tale motivo il solo esame dell’orifizio vaginale non può dimostrare che una donna non è più vergine.