Il periodo adolescenziale è un momento molto particolare della vita per un giovane. In questo periodo, si acquisisce la completa maturità sessuale: si passa dalla semplice capacità di procreare alla consapevolezza completa della propria personale sessualità. I comportamenti seguono le pulsioni sessuali dell’evoluzione ma devono adeguarsi in parte al contesto sociale nel quale sono vissute, l’adolescenza in particolare mette in evidenza come la generazione attuale affronta in maniera diversa l’emancipazione sessuale rispetto al passato: Nasce un bisogno negli adolescenti di informazioni che siano omogenee alle loro esperienze personali e sociali.
Nonostante le miriadi fonti d’informazione a disposizione, anche l’attuale generazione ricerca nella pornografia le informazioni per vivere la propria sessualità. Se in passato, gli adolescenti (quasi spesso i maschi) utilizzavano riviste porno, video o film e chat line erotiche per informarsi sul sesso, oggi il temibile media, fonte d’informazione è diventato: il Web. Internet ha influenzato la vita di tutti noi, in molti ambiti e per molti motivi, per gli adolescenti è diventato uno dei media maggiormente utilizzati per reperire informazioni sul sesso. Questo dato è confermato da una ricerca dell’Università del New Hampshire, pubblicata nel febbraio 2007 su Pediatrics, evidenziando che quattro americani su dieci, di età compresa fra i 10 e i 17 anni, hanno dichiarato di aver navigato in siti pornografici.
- Una delle attività più comuni è il cybersesso, modo per mettere in atto attività sessuali eccitanti e gratificanti come: guardare foto e video erotici, lettura di materiale pornografico, utilizzare chat erotiche, scambiarsi e-mail ed immagini sessuali, condividere fantasie sessuali durante autoerotismo.
- Un’altra attività molto utilizzata dai giovani è il sexting, cioè l’abitudine di scambiarsi foto hard con l’ausilio del cellulare. Un recente sondaggio di un mensile per teenager ha rivelato che più di una ragazzina su quattro lo ha praticato in Italia.
- In più non bisogna dimenticare le webcam girl, ragazze che vendono sesso digitale via pc, facendosi pagare con soldi reali.
- Infine, il fast porn, la pornografia gratuita che può essere guardata e condivisa con cellulari e palmari.
Una recente ricerca ha evidenziato come il 34% degli adolescenti intervistati ammette di aver ricevuto messaggi con riferimenti sessuali. Il sesso virtuale è ricercato perché facilmente accessibile, accessibile nella propria stanza, senza ansie, anonimo e chi la utilizza non rischia di contrarre MTS o gravidanze. Grazie ad Internet, i giovani non sperimentano il rifiuto o l’ansia della prestazione, ma allo stesso tempo vivono una profonda solitudine, vuoto interiore e mancano di una reale crescita poiché non si confrontano con il mondo reale ed esterno.
La maggior parte degli adolescenti quindi sperimenta la propria sessualità su Internet. Questa tipologia di sessualità è però molto pericolosa perché con il tempo potrebbe divenire un luogo chiuso fonte d’isolamento; oppure potrebbe provocare agitazione o irritabilità quando si prova ad auto controllarsi o fermare la pratica; può portare alla ricerca di esperienze sempre più rischiose. Per non parlare di quanto tempo può essere tolto ad altre attività importanti come lo studio e le relazioni della vita reale. In poche parole si crea una vera e propria pornodipendenza. Il periodo adolescenziale è fertile per creare pornodipendenza anche per la propensione dei giovani a cimentarsi in comportamenti a rischio di ogni genere. Chi cade in questa rete corre il rischio di cadere in una sorta di iper-erotizzazione, investendo in maniera smodata sulla sfera sessuale a scapito della sfera relazionale. Questi problemi mettono in evidenza un problema più allarmante. Nonostante ormai il sesso sia diventato argomento di discussione, di approfondimento e di dibattito in vari contesti, i ragazzi però evidenziano tanto il possesso di una conoscenza approssimativa ed imprecisa della sessualità, quanto il bisogno di continue conferme poiché i canali informativi che essi generalmente utilizzano sono i coetanei e più raramente i genitori e la scuola.
Non dobbiamo dimenticare che l’educazione è, in ogni campo, il migliore strumento preventivo a nostra disposizione. Un intervento di educazione sessuale giusto e opportuno è quello di dare la possibilità ai giovani di confrontarsi con molte fonti d’informazione, vedendo uniti in un unico fronte i genitori, la scuola, il consultorio, i coetanei, i mass-media non dimenticando però che è il giovane che deve trovare la sua dimensione, anche nella sfera sessuale, rapportandosi al contesto sociale in cui vive. Ovviamente il Web stesso se utilizzato nella maniera corretta può essere utile per aiutare il giovane nello sviluppo di una sessualità giusta e ponderata.