L’allergia al liquido seminale è una patologia che colpisce solo alcune donne: si tratta di reazioni rare e che in certi casi possono dimostrarsi anche abbastanza serie.
E’ nota come SPA (Seminal plasma allergy) e viene provocata da specifiche proteine contenute nello sperma o, molto più raramente, si verifica a causa di sostanze trasmesse attraverso di esso e contenute per esempio in alcuni medicinali come medicinali come vinblastina, penicilline, tioridazina, o persino nella Coca-Cola. Si manifesta attraverso lievi pruriti, bruciore o gonfiori a ridosso della vagina o sulla pelle, orticaria, vertigini e in casi più estremi può portare a oppressione toracica, fino a recare difficoltà respiratorie.
L’incompatibilità al liquido seminale è stata scoperta per la prima volta nel 1958, ma il primo vero studio è molto più recente: 1997. La ricerca è stata fatta analizzando 1.073 donne di fasce di età differenti. Tra queste, il 13 per cento è risultato positivo ai test allergici accusando dolore alla vulva, prurito e malessere fisico generale. Gli esperti mettono in guardia e sottolineano che questo tipo di allergia non è da considerarsi così improbabile, poiché spesso i sintomi possono essere confusi con quelli di una qualsiasi altra patologia.
Cosa bisogna fare?
Se si hanno rapporti sessuali non protetti e si verificano problemi e fastidi, seppur lievi, è il caso di consultare un centro specializzato in allergologia. E’ vivamente consigliato l’uso del profilattico
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Le statistiche:
- Il 50% delle persone che soffrono di allergia al liquido seminale soffrono anche di rinite allergica e irritazioni cutanee
- Il 41% delle donne di età compresa tra i 20 e i 30 anni scoprono di essere allergiche allo sperma al loro primo rapporto sessuale
- I sintomi cominciano a manifestarsi 30 minuti dopo il rapporto sessuale completo e non protetto. In rari casi si manifesta a distanza di ore
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