Dopo gli spray urticanti, ecco un aggeggio molto più efficace contro i malintenzionati. Il Rapex è un preservativo antistupro che, indossato dalle donne, si incolla al pene dell’aggressore e si può togliere solo con un intervento chirurgico. Ad inventare questo utilissimo strumento di tortura è stata, manco a dirlo, un’esponente del gentil sesso per aiutare le sue connazionali, in Africa, a difendersi dalle numerosissime violenze.

Ogni anno, infatti, si verificano 50.000 casi, una cifra che molti esperti ritengono in realtà quattro volte superiore. Il nuovo rimedio consiste in una specie di preservativo per lei.

Il Rapex sarà commercializzato a partire dal prossimo anno. “Finora non era stato fatto nulla per difendere le donne dagli stupri: ho pensato che fosse l’ora di intervenire”, ha dichiarato Sonette Ehlers, 57 anni, in occasione della presentazione di questo specialissimo tampone che, una volta indossato, si incolla al pene del violentatore. “Vi prometto che sarà dolorosissimo. Lo stupratore dovrà andare direttamente in ospedale”.

Interamente in lattice, ma con l’aggiunta di alcune setole irsute, il Rapex potrà essere staccato dal membro maschile solo grazie a un intervento chirurgico.