Il funzionamento della sessualità ha alla propria base meccanismi fisiologici ben precisi. Sia nell’uomo che nella donna, quando si produce la risposta allo stimolo sessuale, si verifica una serie di fenomeni che preparano il corpo maschile e femminile al rapporto sessuale.
La risposta sessuale è caratterizzata da una sequenza di eventi che coinvolgono il corpo e in particolare gli organi genitali: alla fase iniziale di eccitamento, durante la quale gli organi genitali subiscono delle modificazioni, segue la fase dell’orgasmo, che coincide con la sensazione di massimo piacere sia nell’uomo che nella donna.
Il processo si conclude con il ritorno del corpo allo stato fisiologico di normalità.

L’autoerotismo
Le prime esperienze di piacere sono legate alla soddisfazione di bisogni vitali: quando il neonato succhia il latte dal seno materno, prova sensazioni piacevoli che il suo corpo gli trasmette attraverso la bocca. Al nutrimento associa la gioia di sentirsi accudito, accarezzato, coccolato. Poi la curiosità lo spinge a conoscere altre parti del corpo: scopre i piedi, portandoseli alla bocca, trova le orecchie, il naso, incomincia a giocare con i genitali.
Il desiderio di conoscere i propri organi genitali assume significati diversi nella pubertà, quando si scoprono le sensazioni che gli organi genitali ci trasmettono con la masturbazione.
La masturbazione è un modo per conoscere la nostra sessualità, per confrontarci con l’esperienza del piacere.
Il divieto verso la masturbazione probabilmente risale all’antichissima paura di provocare la scomparsa della specie. Si pensava che uomini e donne, privilegiando il piacere individuale, non avrebbero più provato interesse per il rapporto sessuale, e quindi non avrebbero garantito la riproduzione umana.
Oggi il divieto può essere fondato su principi di ordine morale e religioso o su preoccupazioni di carattere psicologico.
Esiste il timore che i ragazzi e le ragazze possono trovare nella masturbazione un espediente per evitare le difficoltà di relazione con i coetanei, finendo col disinteressarsi all’altro sesso e alla sessualità adulta. Esistono vecchi pregiudizi secondo i quali la masturbazione ha gravi conseguenze fisiche, come la cecità e la pazzia. Si diceva, inoltre, che l’autoerotismo indebolisce l’organismo e frena la normale crescita del corpo.
Le acquisizioni mediche hanno ormai dimostrato, e da molto tempo, che simili affermazioni sono false: la masturbazione non è causa di nessun disturbo fisico. E’ invece da considerarsi un’esperienza naturale e, di norma, positiva. Riconoscere la naturalezza di questa esperienza può contribuire alla costruzione di una vita sessuale serena.
La masturbazione non è solo un’esperienza adolescenziale.
Spesso è anche una modalità della sessualità adulta, e può trasformarsi dal piacere autoerotico in scambio con il partner. Tuttavia, quando l’autoerotismo si trasforma in abitudine ad una affrettata ricerca del piacere, o quando ci abitua ad essere attenti solo a noi stessi, può renderci incapaci di ascoltare l’altro e di capirne i desideri e i timori.

L’eccitazione
La risposta sessuale nell’uomo e nella donna si produce solo in una condizione di eccitazione, quando, cioè, nel corpo avvengono quei cambiamenti che consentono di soddisfare lo stimolo sessuale.
Le modificazioni maggiori interessano gli organi genitali: il pene dalla condizione normale di flaccidità si porta in stato di erezione e la vagina si lubrifica.
Le reazioni che provocano queste trasformazioni si verificano essenzialmente a livello neurologico, vascolare e muscolare sia per gli organi sessuali maschili che per quelli femminili; oltre agli organi genitali, anche il resto del corpo viene coinvolto interamente.
Le condizioni perché si determini l’eccitazione dipendono, come abbiamo detto, da molti fattori.
Gli stimoli più comuni sono quello visivo e quello tattile, come pure un’atmosfera particolare, certi odori, alcune parole o sensazioni.

L’eccitazione femminile
Nella donna, in seguito allo stimolo sessuale, si verifica una fase di eccitazione analoga a quella maschile, che provoca delle trasformazioni negli organi genitali. La vagina, che normalmente è un canale ristretto e asciutto, si lubrifica e si dilata. La vasocongestione che si determina con l’eccitazione produce infatti la secrezione di trasudato delle pareti vaginali, e successivamente una sensibilizzazione dell’ingresso e della zona più esterna della vagina.
L’eccitazione della donna viene normalmente prodotta dallo sfregamento del clitoride, ma può interessare anche altre zone, come le mammelle: tutto il corpo femminile e eroticamente molto sensibile.
La stimolazione del clitoride è comunque una componente fondamentale per il raggiungimento dell’orgasmo; questo minuscolo organo, situato appena sopra le piccole labbra, è infatti ricco di terminazioni nervose che inviano al cervello stimoli utili a produrre la sensazione del piacere.

L’erezione
Perché possa avvenire la penetrazione, cioè l’introduzione nella vagina, il pene deve essere in erezione. In questo stato esso si modifica in volume e dimensioni grazie a una reazione vascolare regolata dal sistema nervoso.
Il centro che causa il riflesso dell’erezione è situato nel midollo spinale, da dove partono gli stimoli diretti al sistema nervoso centrale. Quando si verifica l’impulso all’erezione, nei corpi cavernosi affluisce una grande quantità di sangue, il cui ingresso nel pene è regolato da un sistema di valvole.
Il forte afflusso di sangue arterioso nei corpi cavernosi determina una serie di modificazioni quali l’inturgidimento del pene, che diventa rigido ed eretto, l’aumento della pressione locale, che sale da 5 a 120 mmHG, e del volume, che passa da 60 a circa 130 ml.
La parte eroticamente più sensibile dell’organo genitale maschile è il glande, che durante l’erezione si ingrossa ma mantiene uno stato di morbidezza che facilita l’introduzione nella vagina.
L’erezione, abbiamo detto, è un riflesso nervoso, e quindi non dipende dalla volontà, ma una volta raggiunta, può essere mantenuta dall’uomo anche per un certo tempo, ritardando il momento in cui avviene l’eiaculazione.

L’eiaculazione
A seguito dell’erezione può verificarsi l’emissione dal pene del liquido seminale. L’eiaculazione è controllata dal sistema nervoso simpatico: il centro che la dirige si trova nel midollo spinale, governato a sua volta dal sistema nervoso centrale, che può facilitare o inibire l’evento. Dopo una prima fase, nella quale l’uretra viene lubrificata per consentire il passaggio del liquido (funzione svolta dalle ghiandole di Cowper), segue la contrazione della grossa muscolatura del dotto deferente, delle vescicole seminali e della prostata, che consente al liquido seminale di raccogliersi nell’uretra.
Nella fase dell’eiaculazione vera e propria entra in gioco, oltre alla muscolatura dell’uretra, anche quella del bacino, che si contrae in modo involontario nonostante sia normalmente sotto il controllo della volontà: il liquido spermatico viene quindi emesso a più riprese, a breve intervallo tra loro. Dopo l’eiaculazione il sangue defluisce e il pene torna allo stato di flaccidità.
Nella risposta sessuale maschile, erezione ed eiaculazione sono fenomeni fisiologici indipendenti, e può accadere che l’una non comporti necessariamente la presenza dell’altra; l’uomo può avere cioè diverse erezioni senza che avvenga emissione di liquido seminale, così come possono verificarsi eiaculazioni in assenza di erezione.

L’orgasmo
L’atto sessuale consiste nell’unione degli organi genitali dell’uomo e della donna. Durante la penetrazione il pene è introdotto nella vagina, e attraverso un movimento ritmico all’interno di questa provoca il piacere. L’orgasmo, cioè il momento del massimo piacere, nel maschio coincide con l’eiaculazione. Durante questa fase si contrae la muscolatura del bacino (si tratta di contrazioni involontarie, anche se normalmente questi muscoli sono sotto il controllo della volontà) e aumentano i battiti cardiaci e il ritmo del respiro.
L’orgasmo femminile, come quello maschile, è espresso da contrazioni muscolari involontarie che coinvolgono la vagina e il bacino, tuttavia nella donna, a differenza dell’uomo, esso non coincide con l’emissione di liquidi.
Subito dopo l’orgasmo il pene ritorna allo stato di flaccidità, e per un certo periodo di tempo non possono verificarsi nuove erezioni (questo periodo si chiama periodo refrattario). La donna invece, se stimolata, può essere di nuovo pronta alla sessualità.

Il piacere femminile e maschile
Il tema del piacere femminile è stato a lungo dibattuto: c’è chi ha affermato che il vero orgasmo della donna è quello vaginale; altri hanno sostenuto quello clitorideo. Le conoscenze più recenti tendono a superare questa diatriba: oggi si suppone che esiste un centro nervoso, situato nel midollo spinale, che controlla il piacere femminile. Si sa che le parti più ricche di terminazioni nervose sono il clitoride e l’ingresso della vagina, ed è da queste zone che vengono inviati al sistema nervoso gli stimoli che provocano il riflesso dell’orgasmo. Il movimento del pene durante la penetrazione provoca la stimolazione clitoridea, così come avviene con la masturbazione.
Gli stimoli erotici, come abbiamo visto, determinano delle reazioni fisiologiche ben precise che producono le sensazioni del piacere; tuttavia l’efficacia di queste stimolazioni dipende anche da aspetti culturali che sono estremamente variabili.
Nella nostra cultura, per esempio, l’eccitazione nella donna viene facilitata quando esiste un coinvolgimento erotico di tutto il corpo, attraverso il contatto corporeo, le carezze e i baci: mentre l’uomo è più sensibile alla stimolazione degli organi genitali. Gli stimoli visivi sembrano essere sessualmente più eccitanti per gli uomini che per le donne, mentre il coinvolgimento affettivo con il partner sembra essere una componente importante nella risposta sessuale femminile.
E’ comunque molto difficile definire quali sono le componenti erotiche più efficaci nella risposta sessuale maschile e femminile, visto l’ampia gamma di fattori che influenzano il piacere, che resta un’esperienza essenzialmente soggettiva per ciascuno.