Elastici per capelli ricavati da preservativi usati. È l’ultima trovata del Guangdong, provincia meridionale della Cina, nota come patria del riciclo.

A riferirlo è il quotidiano nazionale China Daily, che scrive: “Gli elastici, potenzialmente pericolosi, sono venduti in numerosi punti vendita e saloni di bellezza delle città di Dongguan e Guangzhou”. La ragione è semplice: sono molto più economici e le richieste, di conseguenza, aumentano.

Ma perché sarebbero “potenzialmente pericolosi”? Semplicemente perché possono ancora contenere virus e batteri. Secondo un dermatologo locale, non si può infatti escludere la possibilità di contrarre una malattia genitale, Aids compreso, in quanto le donne hanno l’abitudine di tenere in bocca l’elastico mentre si annodano i capelli. E intanto un portavoce governativo ribadisce che riciclare preservativi è proibito dalla legge.

Da quando si è diffusa la notizia l’allarme è scattato anche in Italia, dove l’associazione di consumatori Aduc vuole sapere se si importino elastici per capelli dalla Cina e, in caso di risposta affermativa, quali controlli vengano effettuati.

“È questa la domanda che abbiamo rivolto al ministro allo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani e al ministro della Salute, Livia Turco”, si legge in una nota a firma di Primo Mastroianni, segretario Aduc, che poi aggiunge: “Un’interrogazione in tal senso è stata annunciata dalla deputata Donatella Poretti”.