Sono tre milioni gli italiani che soffrono di disfunzione erettile e sperano di poter dire addio al Viagra. A vent’anni dalla sua introduzione, la magica pillola blu non ha ancora trovato un sostituto non farmacologico altrettanto apprezzato dal pubblico.

La scienza, che non ha mai smesso di cercare soluzioni alternative e con meno controindicazioni, è però già sulla buona strada, pronta ad annunciare l’atteso cambio di guardia.

Onde d’urto contro l’impotenza

Sono diversi anni che la ricerca si sta concentrando sull’utilizzo di onde d’urto, onde acustiche ad alta energia, per curare, senza farmaci, l’impotenza. I risultati dei primi esperimenti, del resto, non mancano: in 7 casi su 10, nei test condotti su uomini di età compresa tra i 18 e i 65 anni, le onde d’urto, applicate con sedute da 10 minuti sul pene, hanno funzionato senza effetti collaterali.

Le onde, già utilizzate ampiamente nel trattamento di altre patologie come i calcoli renali, agiscono stimolando la circolazione all’interno del pene e aiutando la crescita graduale di nuovi vasi sanguigni, responsabili dell’erezione spontanea.

Cellule staminali contro l’impotenza

La vera novità delle ultime ore arriva però dalla Danimarca, dove avrebbero scoperto che le cellule staminali sono in grado di curare la disfunzione erettile. Stando ai primi test, effettuati su appena 21 pazienti privi di ghiandola prostatica (asportata in seguito a cancro), le staminali danno ottimi risultati anche nei casi più disperati.

Basterebbe una sola iniezione alla base dell’organo genitale, per rinvigorire nervi e vasi sanguigni per oltre un anno e mezzo, sfruttando un prodotto del tutto naturale e con diversi effetti collaterali positivi.