Perché possa avvenire la penetrazione, cioè l’introduzione nella vagina, il pene deve essere in erezione. In questo stato esso si modifica in volume e dimensioni grazie a una reazione vascolare regolata dal sistema nervoso.
Il centro che causa il riflesso dell’erezione è situato nel midollo spinale, da dove partono gli stimoli diretti al sistema nervoso centrale. Quando si verifica l’impulso all’erezione, nei corpi cavernosi affluisce una grande quantità di sangue, il cui ingresso nel pene è regolato da un sistema di valvole.
Il forte afflusso di sangue arterioso nei corpi cavernosi determina una serie di modificazioni quali l’inturgidimento del pene, che diventa rigido ed eretto, l’aumento della pressione locale, che sale da 5 a 120 mmHG, e del volume, che passa da 60 a circa 130 ml.
La parte eroticamente più sensibile dell’organo genitale maschile è il glande, che durante l’erezione si ingrossa ma mantiene uno stato di morbidezza che facilita l’introduzione nella vagina.
L’erezione, abbiamo detto, è un riflesso nervoso, e quindi non dipende dalla volontà, ma una volta raggiunta, può essere mantenuta dall’uomo anche per un certo tempo, ritardando il momento in cui avviene l’eiaculazione.