Ben 725.000 preservativi, caricati la scorsa settimana su una nave in Malaysia e diretti in Giappone, non sono mai arrivati a destinazione. Le autorità nipponiche hanno spiegato che il container caricato con 85 mila scatoloni è stato trovato vuoto e le serrature sostituite una volta giunto al porto di Tokyo. La merce sottratta della Sagami Rubber, azienda leader nella produzione di profilattici, ha un valore di 1,5 milioni di dollari. «Stiamo prendendo la questione dei condom rubati molto seriamente», hanno riferito gli investigatori.
«Una cosa così non è mai accaduta da quando abbiamo aperto la produzione in Malaysia la prima volta nel 1997», hanno commentato dalla Sagami Rubber. Fondata quasi ottant’anni fa è stata la prima azienda produttrice di profilattici nel paese del Sol Levante con una lunga storia d’innovazione. Ha infatti portato sul mercato i primi preservativi colorati, mentre da qualche anno commercializza il prodotto realizzato in uno strato di poliuretano «più sottile del mondo», spesso solo 0,02 mm ovvero – come appunta doverosamente l’Associated France Press – «un condom del 14 per cento più sottile di quello convenzionale»
La società incaricata del trasporto si dice sicura di poter presto scoprire «dove e quando le serrature del container con i preservativi sono state manomesse» e di capire così chi ha ripulito il carico. Gli inquirenti malesi sostengono inoltre possa trattarsi di un furto su commissione, compiuto da una persona interna.
Ciò nonostante, per il ladro può risultare difficile ricavarci denaro, rimarcano gli investigatori. I profilattici non in lattice di caucciù sono relativamente costosi e il numero di coloro che li usano è ancora limitato. Insomma, una refurtiva di valore ma troppo raffinata, difficile da piazzare sul mercato. Sagami Rubber ha tuttavia sottolineato che l’incidente non avrà ripercussioni per il consumatore. Insomma, gli uomini giapponesi possono stare tranquilli perché «non devono temere una carenza di preservativi a breve termine».
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Tratto da: Corriere.it
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