Sesso e tv nemici per la pelle? Secondo la volontà popolare e quella della psicologia di coppioa, per riaccendere il piacere in una coppia stabile di conviventi o sposi, non c’è nulla di meglio che buttare il telecomando del televisore. Per evitare che ‘piaceri’ alternativi distraggano dall’obiettivo, più appagante ma più impegnativo, di unirsi al partner e dar sfogo alla passione.
Uno studio scientifico per la prima volta ha esaminato analiticamente quanto in effetti la tv influisca sul comportamento sessuale. Obiettivo, quantificare in numeri l’associazione tra uso della tv e frequenza dei rapporti sessuali nelle famiglie di 80 nazioni sparse nei 5 continenti.

Analizzando le performance di quasi 4 milioni di famiglie, Adrienne Lucas e Nicholas Wilson hanno scoperto che la tv, da sola, non è in grado di uccidere la vita sessuale di nessuno, ma è molto frequentemente associata a disturbi della sfera sessuale.
La stima prudente è la seguente: chi guarda la tv ogni giorno riduce del 6% la probabilità di avere, negli stessi giorni, anche un rapporto sessuale con il proprio partner.
Nonostante non ci sia mai stato tanto sesso in tv quanto se ne vede oggi, nessuno di quegli spettacoli dietro lo schermo invoglia a replicare il copione nella vita reale. Anzi, anche se di poco, la voglia di sesso un po’ l fa passare.

Più che la tv, a preoccupare gli studiosi sono però gli smartphone, onnipresenti anche sotto le lenzuola.
È loro, secondo gli studiosi dell’Università di Cambridge, la vera colpa del declino dei tassi di attività sessuale nel mondo.
Se nel 1990 – quando la tv già raggiungeva tutte le case ed era anche più seguita di oggi – uomini e donne di tutto il mondo uniti in coppia facevano sesso circa cinque volte al mese. Nel 2000 si faceva sesso 4 volte a settimana. Ora? Dopo l’avvento degli smartphone, la media è scesa ancora e si è sotto la soglia delle 3 volte a settimana: in 25 anni si è insomma registrato un calo del 40% e nulla lascia sperare che il disamore nei confronti del sesso si sia arrestato. Ai giovani e ai giovanissimi, che lo sperimentano in età precoce, il sesso piace sempre meno, se non associato ad altre trasgressioni, che però presto già annoiano. Entro il 2030 – spiegano dall’Università di Cambridge – se non si trova un modo per invertire la rotta si rischia che le coppie decidano di smettere del tutto di fare sesso!