Molti non sanno ancora che durante il rapporto sessuale è importante concentrarsi sulle sensazioni del “qui e ora”. La mindfulness, ovvero la consapevolezza di sè e della realtà nel momento presente, può avere degli effetti benefici applicata alle disfunzioni sessuali.

Cosa significa “Mindfuness”?

Mindfulness significa pertanto prestare particolare attenzione consapevole al momento presente e in modo non giudicante.

Si tratta di un’antica pratica orientale che ha radici nella meditazione buddhista, il suo significato principale è presenza ed attenzione al momento presente (Hanh, 1976).
Fino a questo momento, gli studi della mindfulness (capacità di una persona di raggiungere consapevolezza del presente) hanno concentrato l’attenzione sulle correlazioni con un sano funzionamento sessuale e come una mancanza di consapevolezza, invece, potrebbe essere un ostacolo per una persona di provare piacere sessuale (Arora & Brotto, 2017).

Alcuni studi hanno dimostrato come le donne rispondano con un certo grado di eccitazione sessuale e genitale al contatto visivo o percettivo di stimoli sessuali (come ad esempio un video erotico).

Questo avviene solo se la loro mente è sgombra da pensieri non sessuali o da altri stimoli. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, nella sua attuale quinta edizione (DSM-5; APA, 2013), associa la mancanza di eccitazione/piacere sessuale durante il sesso ad una delle cause di una disfunzione sessuale femminile,meglio conosciuta come disturbo da eccitazione.
Altri studi hanno dimostrato che non sempre vi è una relazione tra eccitazione sessuale soggettiva e genitale, poiché alcune donne possono sentirsi sessualmente eccitate a livello emotivo ma non vi è alcuna risposta genitale, e viceversa.

Una ricerca ha coinvolto un campione di 49 donne sottoposte ad esercizi mindfulness di 5 minuti ciascuno, un compito di immaginazione mentale, attività di controllo e visione di filmati erotici.

Durante gli esercizi le partecipanti sono state incoraggiate a concentrarsi sulla sensazione che provavano nella zona genitale, sul corpo in generale e sui pensieri.

Nella fase di controllo, si suggeriva alle donne di soffermarsi sull’immaginazione di una passeggiata attraverso una foresta lussureggiante e sulla sensazione che ne derivava.

L’eccitazione sessuale di ciascuna donna è stata misurata attraverso un dispositivo chiamato arousometro. Si tratta di un mouse che le donne spostavano su e giù ogni volta che notavano un cambiamento di eccitazione durante la visione dello stimolo.

La risposta sul loro livello di eccitazione veniva poi mostrata sullo schermo di un computer, per mezzo di un grafico a barre che indicava i livelli di eccitazione in base ad una scala con valori da zero (zero eccitazione) a 100 (livello più alto di eccitazione). L’eccitazione sessuale genitale era misurata durante tutta la durata del test, attraverso l’ampiezza dell’impulso vaginale (VPA) usando un fotopletismografo vaginale.

I risultati hanno dimostrato che l’eccitazione sessuale vaginale delle donne è più alta durante un esercizio di mindfulness che le incoraggia a concentrarsi sui loro genitali e non sul loro corpo o sui propri pensieri.
Questo risultato si dimostra utile per quelle donne che soffrono una mancanza di lubrificazione genitale durante l’attività sessuale.
Tuttavia, questo effetto non si è ha inciso sull’aumento del VPA durante la presentazione di filmati erotici. Invece, l’aumento di VPA si verificava, invece, quando le donne si concentravano sulle sensazioni corporee in generale.

Ciò dimostra che gli esercizi mindfulness che hanno come obbiettivo quello di condurre la donna a concentrarsi sulle sensazioni corporee, producono una maggior eccitazione sessuale sia soggettiva che genitale.