Attraverso un opuscolo un Associazione svedese che si occupa di educazione sessuale e questioni transgender ha spiegato il sesso in una scuola media di Umeå, scatenando severe critiche in tutto Paese.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Aftonbladet si tratterebbe di una brochure RFSU in cui veniva impartita una lezione di educazione sessuale non proprio adatta all’ età dei giovani lettori. Quest’ultimi si son trovati a sfogliare pagine con immagini esplicite sul sesso anale e sulla pratica del fisting.

La preside Katarina Lundqvist, dell’Istituto scolastico, ha commentato che tutto questo “non sembra appropriato” e si è impegnata ad avere “un dialogo sulla questione”, ammettendo di non averlo letto.

“Non leggo tutti i volantini, non sapevo fosse lì”, ha detto la Lundqvist ad Aftonbladet.

La questione del finanziamento pubblico
La RFSU sarebbe un’associazione sostenuta dallo Swedish Inheritance Fund, un fondo pubblico, istituito nel 1928 quando la Svezia decise di abolire il diritto di successione per cugini e parenti più lontani.

Le richieste di sovvenzioni, come quella ottenuta dall’RFSU per produrre l’opuscolo, vengono esaminate direttamente dal Ministero della salute e degli affari sociali. Ecco che si sollevano le polemiche dell’opinione pubblica sul fatto lo Stato ne fosse già coinvolto.
Ma l’opuscolo è stato prodotto appositamente per le persone transgender e non è rivolto ai ragazzi.

“Non è rivolto a bambini e giovani, non è destinato ad essere utilizzato in una scuola media. Non è materiale scolastico”, ha detto e ripetuto Nathorst-Böös ad Aftonbladet.

Tuttavia, l’episodio ha suscitato milioni di commenti e critiche online.