Una petizione per rendere obbligatorio l’uso del preservativo sui set dei film pornografici. Succede in California dove in 366mila hanno messo la loro firma supportando l’istanza che potrà diventare legge il prossimo novembre. L’obiettivo della mobilitazione chiede all’industria cinematografica per adulti un’attenta sensibilizzazione sui temi della prevenzione e della sicurezza sessuale, per questo l’assoluta necessità di far indossare il preservativo agli attori porno, in qualunque scena erotica o hard.

La California non è il primo caso in cui l’uso del preservativo sui set a luci rosse diventa argomento di istanza, anzi, da qualche anno a Los Angeles è già legge: la firma del sindaco Antonio Villaraigosa con cui la petizione diventava ufficialmente un obbligo, scatenò le proteste di produttori, registi e case cinematografiche. Questo perché la legge sulla sicurezza sessuale prevede anche test medici e controlli su tutti gli attori.

”Un’azione del genere potrebbe dare un grandissimo aiuto alla prevenzione – dice Michael Weinstein presidente della AIDS Healthcare Foundation – sia perché già sul campo si adottano le adeguate misure, sia perché si diffonde e si promuove il sesso sicuro. Oggi – continua – il primo modo in cui spesso i ragazzi apprendono le prime nozioni sul sesso è attraverso la pornografia sul web. Nei film vietati ai minori gli attori hanno davvero dei rapporti tra loro con il rischio di contrarre malattie. Non è come nelle fiction hollywoodiane, e questo gli spettatori lo sanno bene.

La coalizione californiana della cinematografia spinta – ”Free Speech Coalition” – ha espresso i suoi dubbi in merito al tema, proprio perché temono che questo tipo di provvedimento potrebbe andare a loro discapito, e poi si difendono dicendo che già vengono effettuati test sulle malattie sessualmente trasmissibili ogni 14 giorni. Un’iniziativa che secondo Diane Duke, alla guida del movimento pro-condom, non è sufficiente e che per di più mette in ombra la vita degli attori.

Questa operazione potrebbe costare allo Stato dieci milioni di dollari, ma secondo Weinstein le case cinematografiche potrebbero decidere di girare i loro film altrove, dove è legale la produzione di film porno senza alcun obbligo.

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(Fonte cbsnews.com)

 

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