Eccola, l’ennesima trovata creativa che ironizza su due cose: i condom e la politica. Ma entrambi, questa volta, più che ridicoli si fanno seri. E così finiscono per fare rumore, in tutto il mondo, su un tema che spesso sta a cuore all’arte ma cade nel dimenticatoio per la gente comune. Rilanciano, tra risate a denti stretti e riflessioni su un tema delicatissimo, l’idea che serva tornare a parlare di preservativi. A qualsiasi livello.

Per farlo alcuni designer brasiliani hanno scelto Donald J. Trump e Kim Jong-un, il presidente degli Stati Uniti d’America e giovane il dittatore nord coreano, li hanno miniaturizzati e poi intrappolati dentro un preservativo per la campagna Some people should never been born (Ci sono persone che non dovrebbero mai essere nate). E mentre i media di tutto il mondo diffondono sulle prime pagine lo scambio di minacce e insulti tra il presidente degli Stati Uniti d’America e il dittatore della Corea del Nord, loro li fanno tacere, chiudendoli in un condom per renderli da un lato innocui dall’altro preziosissimi.
Silenziati sul fronte della politica estera, i due leader anti-popolari per eccellenza, si trovano ad essere ambasciatori del sesso sicuro e protagonisti di una delle più provocatorie pubblicità sull’importanza della prevenzione sotto le lenzuola.
Lo studio pubblicitario, Platinum FMD, con sede a Rio de Janeiro, aveva ideato la campagna per un marchio di preservativi del posto, che però ha bocciato l’idea creativa. Gli artisti hanno però voluto comunque sostenere la provocazione, che non si fermerà qui. «L’idea alla base è di intrappolare figure controverse dentro un condom, aiutando così il mondo a prevenirlo da loro» – dice Flavio Albino, direttore della Post Produzione dell’agenzia di comunicazione Platinum.
Al momento è allo studio il prossimo personaggio da acciuffare e da “sacrificare” alla causa, che presto potrebbe diventare anche una interessante mostra d’arte itinerante.