Si chiama Consumer Electronics Show (CES), si svolge ogni anno a Las Vegas ed è la più grande fiera dell’elettronica di consumo esistente.
Nel 2019 è già andata in scena – dall’11 al 18 gennaio – ed ha aperto gli occhi al mondo sulle più importanti novità tecnologiche da immettere sul mercato da qui a qualche tempo.
Nonostante la rinomata ritrosia alla tecnologia “spinta” del CES che ogni anno bandisce un concorso a cui non possono prendere parte “prodotti che sono immorali, osceni, indecenti, volgari o comunque non in linea con l’immagine della Cta (Consumer Technology Association, organizzatrice dell’iniziativa)”, la grande fiera ha ospitato anche quest’anno app, sex toys e software che con il piacere intimo hanno a che fare in modo molto esplicito.

Al CES ha partecipato la Naughty America, che proprio al CES spopolò nel 2014 per essersi lanciata per prima nel mercato dei video porno in 4K. Il colosso della pornografia online a pagamento, quest’anno ha presentato al mondo la sua nuova app, che grazie alla realtà aumentata, permetterà agli utenti di autodedicarsi uno spogliarello personalizzato, dall’effetto oltremodo realistico, semplicemente con un click e un paio di occhiali per la realtà aumentata.

Non poteva mancare, nella sezione robotica, anche qualche modello sexy, come Solana, sorella della sexbot Harmony, con cui la RealDoll ha superato sé stessa: non solo la bambola ha un carattere diverso da quello di Harmony, ma è smontabile dalla testa in su. E durante le dimostrazioni pratiche, chi ha assistito alla fiera ha potuto anche cambiarle i connotati in tempo reale.

Tra le aziende di lunga data presenti al CES, quest’anno ha fatto mostra di sé anche l’americana OhMiBod, anche lei con una app, questa volta per Apple Watch. L’applicazione permette di collegarsi in bluetooth ai vibratori e di regolarne il ritmo in sintonia con la propria eccitazione sessuale, ovvero con l’aumento del battito cardiaco.

La MysteryVibe ha invece presentato un dildo hi-tech per soli uomini, che promette di migliorare le performance a letto, offrendo una stimolazione senza precedenti.
Ha fatto il giro del mondo, invece, la storia di Osé, della Lora DiCarlo. Dopo l’annuncio, da parte della compagnia, del premio per l’innovazione al CES per il suo nuovo vibratore Osé, il premio è stato ritirato perché considerato, per l’appunto, troppo spinto. Qualcuno ha parlato di discriminazione di genere, visto che l’azienda è l’unica tutta al femminile, ma il caso non è stato sciolto.
Osé, ad ogni modo, resta un unicum nel suo genere: si tratta del primo “non-vibratore” hand-free, che permette alle donne di godere di un doppio orgasmo senza far ricorso alle vibrazioni. Grazie ad una tecnologia microrobotica simulerebbe piuttosto dei delicati massaggi in tutto e per tutto simili a quelli di un partner reale.
Per progettarlo, l’aziendaha coinvolto la facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Oregon, finanziandosi attraverso il fundraising e i premi vinti partecipando a concorsi per start-up in giro per il mondo.