C’erano ben 40 preservativi tra gli “invitati” alla megafesta organizzata per celebrare la goleada del Brasile contro l’Ecuador (5-0). A reclamarne la presenza sarebbe stato Robinho, attaccante del Real Madrid e, secondo il giornale O Globo, principale animatore della serata.

Teatro dell’evento il Catwalk, nota discoteca della periferia chic di Rio de Janeiro, dove alcuni calciatori della nazionale verdeoro si sono recati al termine della partita. Tra loro anche Ronaldinho, fuoriclasse in forza al Barcellona.

A fare notizia non è stata però la notte brava in sé, costata ai due calciatori l’esclusione dalla lista dei convocati per la successiva partita delle rispettive squadre di club, quanto piuttosto la singolare richiesta rivolta agli uomini della sicurezza: potete procurarmi una quarantina di profilattici?

In seguito Robinho, che ha lasciato il locale alle 5 del mattino (l’infaticabile Ronaldinho, invece, ha addirittura tirato fino alle 11), si è difeso sulle pagine del quotidiano spagnolo Marca: «Non ho organizzato io il party.

È stato un mio amico. Io sto per sposarmi, mia moglie è incinta di cinque mesi. Sono andato lì solo per festeggiare la vittoria». Ma la domanda è: tutti quei preservativi li ha poi utilizzati qualcuno?