Il Rijksmuseum di Amsterdam ha recentemente arricchito la sua collezione con un oggetto tanto raro quanto provocatorio: un preservativo risalente al 1830 circa, realizzato con intestino di pecora e decorato con una scena erotica. Questo manufatto è ora esposto nella mostra temporanea intitolata “Safe Sex?”, che esplora la sessualità e la salute sessuale nel XIX secolo attraverso opere grafiche olandesi e francesi.

Un oggetto unico nel suo genere

Il preservativo, acquistato all’asta nel 2024 per 1.000 euro, presenta un’incisione che raffigura una monaca seminuda in compagnia di tre ecclesiastici, in una parodia del mito greco del Giudizio di Paride. L’iscrizione in francese “Voilà mon choix” (“Ecco la mia scelta”) accompagna la scena. Secondo gli esperti, l’oggetto potrebbe essere stato un souvenir proveniente da un bordello parigino di lusso, più che un dispositivo contraccettivo effettivamente utilizzato. Analisi con luce ultravioletta hanno infatti indicato che il preservativo non è mai stato usato.

Un testimone delle pratiche sessuali del XIX secolo
Prima dell’invenzione della gomma vulcanizzata nel 1839, i preservativi erano spesso realizzati con materiali come il lino o membrane animali, offrendo una protezione limitata. Nonostante fossero malvisti, erano venduti discretamente in bordelli e barbieri. Questo esemplare, uno dei soli due noti con decorazioni erotiche, offre uno spaccato delle attitudini verso la sessualità, la prostituzione e le malattie veneree dell’epoca.

Una nuova prospettiva sulla storia della sessualità

Con questa acquisizione, il Rijksmuseum amplia la sua collezione di oltre 750.000 opere, includendo per la prima volta un preservativo decorato. La mostra “Safe Sex?” sarà visitabile fino alla fine di novembre, offrendo ai visitatori l’opportunità di riflettere sulle pratiche e le percezioni della sessualità nel XIX secolo.

Per ulteriori informazioni sulla mostra e per prenotare i biglietti, è possibile visitare il sito ufficiale del Rijksmuseum