Li chiamavano “prodotto numero 2” ed erano molto diversi dai classici a cui siamo abituati oggi. Li caratterizzava un’odore nauseabondo ed erano prodotti solo in tre dimensioni.
Parliamo dei condoms degli anni sovietici che erano stranamente richiesti da turisti, geologi ma anche dai pescatori: ecco perché…

Oggi li conosciamo in ogni tipologia: dai classici ai colorati, ai ritardanti ed extra sottili, tuttavia, in pochi sanno che i profilattici, in passato erano molto differenti e specie durante gli anni sovietici i preservativi erano un prodotto curioso e destinato a vari “utilizzi”.

I Condoms Sovietici al principio…

Al principio, erano gli anni Trenta, vennero prodotti in una fabbrica Bakovskij, nella Regione di Mosca, dedicata alla produzione due tipi articoli: i preservativi e le maschere antigas. Da qui i numeri 1 e 2 che vennero assegnati a questi prodotti, in base allo spessore della gomma (più sottile era il prodotto, maggiore era il numero di serie).

A volere che nel Paese venissero prodotti dispositivi di protezione sessuale, fu il braccio destro di Stalin, Lavrentij Berija, che grazie ai favori di cui godeva, aveva il potere di abusare di molte delle donne dell’Urss e costringerle ad andare a letto con lui.

Con lo Scoppio della Seconda Guerra Mondiale la fabbrica smise di produrre prodotti numero 2, per poi riprendere solo dopo la seconda metà degli anni ’50, quando la produzione si era spostata anche a Kiev e ad Armavir (nel Territorio di Krasnodar).

Com’erano fatti i preservativi sovietici?

I prodotti numero 2 erano realizzati con comune gomma a cui non veniva aggiunto alcun lubrificante. Erano cosparsi di polvere di talco per evitare che si appiccicassero una volta confezionati.

L’odore non era per nulla erotico, la fragranza era molto sgradevole e nauseabonda. Il loro spessore era anche peggio, infatti lo spessore della gomma era di circa 0,09 mm, quasi due volte più di un profilattico attuale (0,05 mm).

Con Khrushchev, i condoms erano prodotti in tre dimensioni e il loro costo era di 10 copeche. Una situazione imbarazzante vissuta nelle farmacie dell’epoca, poichè gli uomini non erano abituati a dover esplicitare le loro “esigenze e taglie”.