Fertilità e Preservativo: un binomio indissolubile

IL 15% delle coppie italiane ha difficoltà a procreare. Ma i giovani trascurano l’educazione sessuale. La fertilità si protegge con l’uso del preservativo, per evitare le malattie sessualmente trasmesse, e con uno stile di vita sano.

Fertilità, sempre più un problema di coppia. Il 15% ha difficoltà a procreare. L’Italia così raggiunge uno dei tassi più bassi   in tutta l’Europa: 1,38 secondo le stime 2005-10 del World Population Prospect. Lo dimostra una ricerca condotta dal Centro studi Fem (Fertilità e maternità) su 531 consultori giovanili. L’indagine, “Fertilità: tante parole, pochi fatti. Così l’Italia fa sempre meno bambini”, collega la scarsa capacità di avere figli al livello di cultura sessuale degli adolescenti che non si preoccupano della propria salute.

Ma se la colpa da un lato è dei più giovani, dall’altro è anche di chi non fa nulla per aiutarli ad accrescere la propria cultura sessuale.

L’EDUCAZIONE PASSA PER I CONSULTORI
I Paesi che realizzano progetti di educazione sessuale, sono quelli che hanno tassi di fertilità più alta. Francia, Finlandia, Danimarca e Paesi bassi hanno iniziato quasi 15 anni fa a investire sulla salute sessuale degli adolescenti con programmi nelle scuole, campagne informative e organizzazioni sanitarie dedicate. Un problema, secondo la ricerca, che va collegato anche alle strutture e ai consultori. .

QUANDO SI CONCEPISCE
L’85% delle coppie in età fertile – spiega la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano – concepisce entro il primo anno di rapporti liberi, con una frequenza di circa 2-3 rapporti a settimana. Un altro 5-8% concepisce nel secondo anno di tentativi. Le rimanenti coppie hanno bisogno di aiuto specialistico. Il consiglio pratico è di avere rapporti liberi per un anno, prima di rivolgersi al medico, a meno che non ci siano fattori nella storia personale che consigliano di anticipare la ricerca di aiuto professionale”.

PROTEGGERE LA FERTILITÀ CON PRESERVATIVO E STILE DI VITA

È sempre utile e saggio usare  il profilattico per ridurre il rischio di malattie sessualmente trasmesse che possono ridurre la fertilità; avere stili di vita sani e fare controlli periodici dall’andrologo e dal ginecologo. “Una donna – continua la Graziottin – deve evitare assolutamente il fumo, perché a trent’anni10-20 sigarette al giorno rendono l’ovaio più vecchio di 10 anni. Le diete drastiche, che stressano anche l’ovaio. L’obesità, che altera i profili ormonali; lo stress cronico. Inoltre, se si è avuta un’endometriosi dell’ovaio già operata, bisogna assumere una pillola contraccettiva o indossare il preservativo femminile finché non si desiderino figli: questa riduce dell’80% la probabilità di nuove cisti endometriosiche dell’ovaio, con riduzione del rischio di altri interventi, di aderenze, di infertilità e menopausa precoce”.

E gli uomini? “Dovrebbero usare il preservativo. Ma i dati non sono affatto confortanti. Gli uomini parlano per la prima volta di contraccezione con gli amici nel 59% dei casi, ma solo il 5% affronta il discorso con la partner. Solo il 22% dichiara di usare il profilattico qualche volta”. Nella vita di coppia, solo il 39% parla di contraccezione spesso (11%) o almeno qualche volta (28%). E  non sempre al dialogo segue una scelta pragmatica di uso di contraccettivi nella vita reale. Infatti, solo il 36% usa metodi anticoncezionali efficaci. Insomma, proteggere la propria sessualità con una contraccezione responsabile garantisce la fertilità di coppia..

Fonte: Kataweb.it