Il sesso tra soldati non sarebbe consentito, ma quando la passione ha il sopravvento non è semplice rispettare le regole. Così, ecco che le missioni di numerose soldatesse inglesi, finiscono con una gravidanza inaspettata. I dati sottolineano una realtà in crescita. Il ministero della Difesa sta tentando di correre ai ripari con una campagna pubblicitaria in cui chiede esplicitamente maggiore attenzione nei rapporti sessuali al fronte.

I numeri parlano chiaro, e per una donna in missione, complice forse anche il fascino della divisa, incappare in una notte di sesso è una circostanza sempre più remota. “Per ogni donna ci sono sul fronte cinquanta uomini”, dice la campagna pubblicitaria pubblicata sulla rivista specializzata in questioni militari “Soldier”.

La questione va ben oltre la moralità. A preoccupare i dirigenti del ministero sono le spese ingenti per il trasporto in patria delle soldatesse. Per legge, se una donna scopre di essere incinta deve essere immediatamente rimpatriata: lo stesso vale per i civili in missione militare. “Mi chiedo come mai questa campagna sia iniziata solo ora”, ha dichiarato il parlamentare conservatore ed ex-ufficiale delle forze armate Patrick Mercer. Secondo il Mail on Sunday, il totale delle donne rimpatriate da Iraq e Afghanistan perché incinte nel periodo tra gennaio 2003 e febbraio 2009 è di 140.

Fonte: TGcom