La Dopo anni di battaglie, proteste e manifestazioni per ottenere un’educazione sessuale più consapevole e alla portata di tutti, l’Agenzia Italiana del Farmaco -AIFA- ha decretato che non sarà più necessario l’obbligo della prescrizione medica, anche per le minorenni, per acquistare la pillola dei 5 giorni dopo.

Attenzione però, la pillola dei 5 giorni dopo non è da confondere con la pillola del giorno dopo, vediamo la differenze:

  • Pillola del giorno dopo: a base di Levonorgestrel, deve essere somministrata entro e non oltre le 72 ore. Agisce prevenendo l’ovulazione e impedendo la maturazione del follicolo e dell’ovulo;
  • Pillola dei 5 giorni dopo: a base di Ulipristal acetato, deve essere assunta entro e non oltre 120 ore dal rapporto sessuale. Il suo meccanismo d’azione è identico a quello della pillola della giorno dopo, ma agendo a distanza di 120 ore risulta avere un’azione ormonale più forte.

Una vera e propria corsa contro tempo. E non finisce qui: 

Pillola dei 5 giorni dopo o educazione sessuale?

La pillola dei 5 giorni dopo verrà accompagnata da un foglietto informativo dedicato ai rischi della pillola d’emergenza e a una contraccezione consapevole, lo scopo è evitare un uso sconsiderato della contraccezione ormonale d’emergenza. Ed è proprio qui che nasce la beffa: pensare di poter fare prevenzione senza organizzare veri programmi di educazione sessuale dedicati ai più giovani. Lo scopo dovrebbe essere prevenire l’uso dei contraccettivi d’emergenza non promuoverne l’uso. 

Siamo davvero così sicuri che una ragazzina di 15 anni sappia riconoscere un rapporto sessuale a rischio? Purtroppo tra gli adolescenti, l’anticoncezionale più conosciuto e utilizzato è ancora il famoso coito interrotto, tanto rischioso quanto inefficace.

L’educazione sessuale come vera forma di prevenzione 

Ciò di cui le giovani donne hanno bisogno, è di una vera e propria educazione sessuale da parte delle istituzioni più importanti come la scuola, soprattutto se in famiglia non è possibile affrontare tematiche sessuali per motivi socio-culturali.

E non sarà sicuramente un foglietto informativo conservato in un blister a prevenire gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili, tema su cui dilaga ancora tanta, troppa ignoranza. Perché una contraccezione consapevole non protegge solo dalle gravidanze indesiderate ma anche da malattie importanti, difficili o impossibili da curare. Malattie sessualmente trasmissibili che colpiscono tutti indifferentemente dal sesso e dall’età. 

Il Direttore Generale AIFA, Nicola Magrini afferma “Si tratta di uno strumento altamente efficace per la contraccezione d’emergenza per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, entro i 5 giorni dal rapporto, ed è anche, a mio avviso, uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze. Voglio sottolineare che si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente”. Bisognerebbe anche parlare di responsabilità, perché sì, è vero che il concepimento avviene nella donna ma la responsabilità è per il 50% anche dell’uomo. Quindi è doveroso pensare a un’educazione sessuale dedicata a tutti, piccoli e grandi, maschi e femmine. 

La pillola del giorno dopo e l’aborto sono traguardi importanti, ma la vera libertà e maturità sessuale la si ottiene solo con una vera prevenzione a tutti i rischi che il sesso non protetto comporta. 

Comodo.it continua a sostenere e diffondere l’uso corretto del preservativo come unica forma di protezione realmente efficace.