DENOMINAZIONE
EGOGYN

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Progestinici ed estrogeni.

PRINCIPI ATTIVI
Levonorgestrel 0,150 mg e etinilestradiolo 0,030 mg.

ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato, amido di mais, povidone 25, talco, magnesio stearato, saccarosio, povidone 90, macrogol 6.000, calcio carbonato, glicerolo 85%, titanio diossido, ossido di ferro giallo, estere etilenglicolico dell’acido montanico (cera E).

INDICAZIONI
Prevenzione del concepimento.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Accidenti tromboembolici arteriosi o patologia tromboembolica arteriosa in anamnesi (in particolare infarto miocardico, accidente cerebrovascolare). Accidenti tromboembolici venosi o patologia tromboembolicavenosa in anamnesi (trombosi venosa profonda, embolia polmonare), cono senza fattori scatenanti. Prodromi, in atto o pregressi, di una trombosi (per esempio, attacco ischemico transitorio, angina pectoris). Anamnesi di emicrania accompagnata da sintomi neurologici focali.

Pancreatite o sua anamnesi se associata con grave ipertrigliceridemia. Disturbi cardiovascolari: ipertensione, patologia coronarica, valvulopatia, disturbi del ritmo che possono originare trombi. Diabete complicatoda micro- o macroangiopatia. Patologia oftalmica di origine vascolare.Grave malattia epatica, in atto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalita’ epatica non sono tornati alla norma. Tumori epatici, in atto o pregressi, benigni o maligni. Patologie maligne, accertateo sospette, degli organi genitali o delle mammelle, se ormono-dipendenti. Emorragia vaginale di natura non accertata. Gravidanza accertatao sospetta. Associazione con Ritonavir. La presenza di uno di piu’ fattori di rischio di trombosi venosa o arteriosa puo’ costituire una controindicazione all’uso.

Qualora durante l’impiego del contraccettivo orale compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, l’assunzione del preparato deve essere immediatamente interrotta.

POSOLOGIA
Le compresse devono essere prese ogni giorno alla stessa ora, se necessario con un po’ di liquido; la posologia e’ di una compressa al giorno per 21 giorni consecutivi. Ciascuna confezione successiva deve essere iniziata dopo un intervallo di 7 giorni libero da pillola, durante il quale si verifica di solito una emorragia da sospensione. Questa inizia in genere 2-3 giorni dopo l’ultima compressa e puo’ anche non essere terminata prima dell’inizio della confezione successiva. >>Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente.

L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale. E’ possibile iniziare anche tra il secondo e quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, durante il primo ciclo si raccomanda di impiegare anche un metodo di barriera nei primi sette giorni di assunzione delle compresse. >>Passaggio da un altro contraccettivo orale di tipo combinato. La prima compressa deve essere assunta preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva del precedente contraccettivo o alpiu’ tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola oil giorno dopo l’ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo. >>Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (minipillola, iniezione, impianto). La donna puo’ cambiare in qualsiasi momento se proviene dalla minipillola, e deve cominciare l’assunzione il giorno successivo. Nel caso di un impianto, deve cominciare nello stesso giorno nel quale l’impianto viene rimosso o, nel caso di un iniettabile, nel giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione.

In tutti questi casi la donna deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto per i primi sette giorni d’assunzione delle compresse. >>Dopo un aborto al primo trimestre: e’ possibile iniziare immediatamente senza bisogno di ulteriorimisure contraccettive. >>Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre: poiche’ il periodo immediatamente successivo al parto e’ associatoad un aumentato rischio di tromboembolismo, l’assunzione di contraccettivi orali combinati non deve cominciare prima del 21.-28. giorno dopoil parto o dopo un aborto al secondo trimestre. La donna deve essereavvertita di utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale disupporto nei primi sette giorni d’assunzione delle compresse. Tuttavia, se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali, prima di iniziare effettivamente l’assunzione del contraccettivo orale combinato, sideve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione. >>Assunzione irragolare. La sicurezza contraccettiva puo’ diminuire se si dimenticano delle compresse in particolare se la dimenticanza si verifica durante i primi giorni del ciclo di trattamento. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa e’ inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non risulta ridotta.

La compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo e le compresse successive secondo il ritmo consueto. Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa e’ superiore alle12 ore, la protezione contraccettiva non e’ piu’ assicurata. Di conseguenza nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti. Prima settimana: l’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se cio’ comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Inoltre, nei successivi 7 giorni deve essere impiegato un metodo di barriera, come ad esempio unprofilattico. Se durante la settimana precedente, si sono avuti rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilita’ che si sia instaurata una gravidanza.

Maggiore e’ il numero di compresse dimenticate e piu’ ravvicinato e’ l’intervallo libero da pillola, maggiore e’ il rischio di gravidanza. Seconda settimana: l’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo,anche se cio’ comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Non e’ necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei 7 giorni precedenti la prima compressa dimenticata,le compresse siano state assunte correttamente; tuttavia, in caso contrario o se le compresse dimenticate sono piu’ di una, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni aggiuntive per 7 giorni. Terza settimana: considerata l’imminenza dell’intervallo libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilita’ contraccettiva e’ maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione della pillola si puo’ ancora prevenirela riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle dueseguenti opzioni non vi e’ pertanto necessita’ di usare metodi contraccettivi aggiuntivi purche’ nei 7 giorni precedenti la prima compressadimenticata tutte le compresse siano state prese correttamente.

L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se cio’ comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato la precedente, cioe’ senza osservare intervallo libero da pillola tra le due confezioni. In questo caso e’ improbabile chesi verifichi emorragia da sospensione prima della fine della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o emorragia da rottura. Si puo’ anche raccomandare di sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri finoa 7 giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate compresse, e poi proseguire con una nuova confezione. Qualora siano state dimenticate compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenti emorragia da sospensione, bisogna considerare l’eventualita’ di una gravidanza in atto. Se entro 3-4 ore dall’assunzione dellacompressa si verificano vomito e/o diarrea, l’assorbimento puo’ non essere completo. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si deve prendere una o piu’ compresse extra da una nuova confezione.

CONSERVAZIONE
Conservare il farmaco propriamente.

AVVERTENZE
Prima di iniziare o di ricominciare la somministrazione di un contraccettivo orale combinato si deve raccogliere una completa anamnesi medica e si deve effettuare un esame fisico, che deve essere ripetuto durante l’impiego dei contraccettivi orali combinati, almeno una volta l’anno. La frequenza ed il tipo di queste valutazioni debbono essere adattati individualmente alla paziente ma debbono in genere rivolgere particolare attenzione alla pressione arteriosa, alle mammelle, all’addomee alla pelvi, compresi citologia cervicale e i relativi esami di laboratorio. I contraccettivi orali non proteggono nei confronti dell’infezione da HIV (AIDS) ne’ di altre malattie a trasmissione sessuale. Le donne che utilizzano contraccettivi orali combinati devono essere fermamente avvertite di non fumare.

Effettuare una ricerca sistematica sulla presenza di fattori di rischio di malattia tromboembolica arteriosae venosa prima dell’inizio della terapia. L’uso di qualsiasi contraccettivo orale di tipo combinato comporta un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) rispetto al non uso. L’eccesso di rischio e’ massimo durante il primo anno di assunzione in una donna che inizi ad assumere un contraccettivo orale combinato per la prima volta. Questo rischio aumentato nelle utilizzatrici di COC a basso dosaggio (<0.05 mg etinilestradiolo) e’ fino a 40 per 100.000 anni-donna paragonato a 5-30per 100.000 anni-donna nelle non utilizzatrici. E’ comunque inferiorerispetto al rischio di TEV associato con la gravidanza che e’ stimatoin 60 casi per 100.000 gravidanze.

La TEV risulta fatale nell’1-2% dei casi. Molto raramente, nelle donne che assumono un contraccettivo orale combinato e’ stata riportata trombosi a carico di altri distrettivascolari, ad esempio arteria o vena epatica, mesenterica, cerebrale,renale o retinica. Non vi e’ consenso sul fatto che la comparsa di questi eventi sia associata all’impiego di contraccettivi orali combinati.

Il rischio di tromboembolia (venosa e/o arteriosa) aumenta con: eta’; abitudine al fumo; anamnesi familiare positiva; obesita’; dislipoproteinemia; ipertensione; emicrania; vizio valvolare cardiaco; fibrillazione atriale; immobilizzazione prolungata, importanti interventi chirurgici, qualunque operazione alle gambe o grave trauma. In queste circostanze e’ raccomandabile sospendere l’assunzione del contraccettivo orale combinato (in caso di chirurgia elettiva, almeno 4 settimane primadell’intervento) e riprenderla non prima che siano trascorse 2 settimane dalla rimobilizzazione completa. Non vi e’ consenso sul possibileruolo di vene varicose e tromboflebite superficiale nella tromboembolia venosa. Si deve tenere in considerazione l’aumentato rischio di tromboembolia durante il puerperio.

Un aumento della frequenza o della gravita’ dell’emicrania durante l’uso di un contraccettivo orale combinato (che puo’ essere prodromico di un evento cerebrovascolare) puo’ essere motivo per interrompere immediatamente l’assunzione del contraccettivo orale combinato. TUMORI. In alcuni studi epidemiologici e’ stato riportato, nelle donne in trattamento a lungo termine con contraccettivi orali combinati, un aumentato rischio di cancro della cervice; tuttavia continua a non esservi consenso su quanto questo risultato sia attribuibile ad effetti confondenti dovuti al comportamento sessuale e adaltri fattori quali papilloma virus umano (HPV). Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di contraccettivo orale tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non hanno mai usato un contraccettivo orale. Sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu’ raramente, tumori epatici maligni.

In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita. Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l’interruzione del trattamento finche’ i markers della funzionalita’ epatica non siano tornati alla norma. Sono stati riportati casi di trombosi allaretina. La comparsa o l’esacerbazione di emicrania o lo sviluppo di cefalea con la caratteristica che e’ ricorrente, persistente e di graveentita’, costituiscono situazioni che richiedono l’interruzione del contraccettivo orale combinato e la valutazione della causa. Non vi e’prova della necessita’ di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano contraccettivi orali combinati; tuttavia, le pazienti diabetiche debbono essere attentamente seguite. Donnecon ipertrigliceridemia o storia familiare di questa condizione possono presentare un aumentato rischio di pancreatite qualora assumano contraccettivi orali combinati.

I livelli sierici dei folati possono essere diminuiti dalla terapia. Prescrivere con cautela alle donne le cui condizioni mediche potrebbero essere aggravate dalla ritenzione dei liquidi. L’uso e’ controindicato in donne con storia di ipertensione o con malattie correlate all’ipertensione o malattie renali. Sono stati riportati morbo di Crohn e colite ulcerosa. Le donne che durante l’assunzione diventano significativamente depresse devono interrompere il trattamento ed utilizzare un metodo contraccettivo alternativo per determinare se tale sintomo e’ farmaco-correlato.

Possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o emorragia da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento. Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione una eziologia non ormonale e, per escludere malignita’ o una gravidanza, debbono essere attuate misure diagnostiche adeguate, che possono comprendere un raschiamento. In alcune donne puo’non presentarsi emorragia da sospensione durante l’intervallo liberoda pillola.

Se il contraccettivo orale combinato e’ stato assunto correttamente e’ improbabile che si sia instaurata una gravidanza. Puo’ comparire occasionalmente cloasma, soprattutto nelle donne con storia dicloasma gravidico; le pazienti con tendenza al cloasma debbono evitare l’esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette. Nelle donne con angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. L’efficacia dei contraccettivi oralicombinati puo’ diminuire in caso si dimentichi di assumere compresse,in caso di vomito e/o diarrea o di assunzione contemporanea di altri medicinali. Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebberoessere assunte in contemporanea con medicinali contenenti contraccettivi orali, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell’efficacia terapeutica di contraccettivi orali, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina. Il medicinale contiene lattosio e saccarosio.

INTERAZIONI
L’interazione con altri farmaci che determina un aumento della clearance degli ormoni sessuali puo’ portare ad emorragia da rottura o ridurre l’efficacia del contraccettivo orale. >>Associazioni controindicate.Ritonavir: rischio di riduzione dell’efficacia del metodo contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno. Anchealtre proteasi HIV (esempio, ritonavir) e altri inibitori delle transcriptasi inverse non-nucleosidi (esempio, nevirapina) e loro combinazioni, sono stati riportati potenzialmente per influenzare il metabolismo epatico. >>Associazioni sconsigliate. Induttori enzimatici: anticonvulsivanti (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina, rifampicina, griseofulvina: rischio di riduzione dell’efficaciadella contraccezione a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento. Esistono sospetti anche per ossicarbamazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e il prodotto fitoterapico “Erba di S. Giovanni”(Hypericum perforatum).

Modafinil: rischio di riduzione dell’efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo allasospensione del trattamento. >>Associazioni da valutare. Alcuni agenti antibiotici (per esempio ampicillina, tetraciclina): rischio di riduzione nell’efficacia contraccettiva per riduzione della circolazione enteroepatica degli estrogeni. Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o piu’ farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi debbono temporaneamente adottare, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata diassunzione contemporanea del farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con rifampicina, insieme al contraccettivo orale combinato, deve essere usato un metodo dibarriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28giorni successivi alla sospensione della terapia.

Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dellostesso dovra’ essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola. In caso di trattamento a lungo termine con induttoridegli enzimi epatici, viene raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non e’ indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio incaso di irregolarita’ del ciclo, si deve raccomandare l’impiego di unaltro metodo contraccettivo.

Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell’aumentata sensibilita’ del tessuto mammario alla prolattina dovuta all’azione della flunarizina. Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale. Cio’ a seguito dell’induzione degli enzimiresponsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni abase di Hypericum perforatum. L’effetto di induzione puo’ persistereper almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum. I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi.

Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono sia aumentare (esempio, ciclosporina) che diminuire (esempio lamotrigina). L’impiego di steroidi contraccettivi puo’ influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalita’ epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidie delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano,in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.

EFFETTI INDESIDERATI
Comuni (>=1/100); non comuni (>=1/1000 e <1/100) e rari (< 1/1000). Patologie dell’occhio. Rari: intolleranza alle lenti a contatto. Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, dolore addominale. Non comuni: vomito, diarrea. Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni di ipersensibilita’. Esami diagnostici. Comuni: aumento di peso. Rari: diminuzione di peso. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: ritenzione di fluidi. Patologie del sistema nervoso. Comuni: mal di testa.

Non comuni: emicrania. Disturbi psichiatrici. Comuni: stati depressivi, alterazione dell’umore. Non comuni: diminuzione della libido. Rari: aumento della libido. Patologie del sistema riproduttivo e mammario. Comuni: dolore al seno, tensione mammaria. Non comuni: ipertrofia del seno. Rari: secrezione vaginale, secrezione mammaria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash, orticaria.Rari: eritema nodoso, eritema multiforme. Sinonimi e condizioni collegate non sono nella lista, ma devono essere prese in considerazione. Nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati nelle donne che utilizzano contraccettivi orali combinati. Complicanze relativamente rare che pero’ richiedono lasospensione del trattamento: accidenti tromboembolici arteriosi (in particolare infarto miocardico, accidente cerebrovascolare); accidenti tromboembolici venosi (flebite, embolia polmonare); ipertensione, coronaropatia; iperlipidemia (ipertrigliceridemia e/o ipercolesterolemia);mastodinia grave, mastopatia benigna; esacerbazione dell’epilessia; adenoma epatico, ittero colestatico; cloasma. Complicanze piu’ comuni che non richiedono in genere la sospensione del trattamento, ma per le quali si puo’ considerare l’uso di un’associazione contraccettiva oralealternativa: pesantezza alle gambe; emorragie intermestruali, oligomenorrea, amenorrea.

Raramente: disturbi cutanei (acne, seborrea, ipertricosi). Altri effetti indesiderati: litiasi biliare. Effetti alla sospensione del trattamento: amenorrea post-trattamento. Quando si interrompe il trattamento si puo’ osservare amenorrea con assenza di ovulazione (che insorge piu’ frequentemente in donne con precedenti irregolarita’ del ciclo). In genere si risolve spontaneamente. Se si protraesse,prima di ogni ulteriore prescrizione sono consigliabili indagini sulla possibilita’ di disturbi ipofisari.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Nel caso di insorgenza di una gravidanza durante l’utilizzo del prodotto, questo deve essere immediatamente sospeso. Estesi studi epidemiologici non hanno rivelato alcun aumento del rischio di malformazioni alla nascita di bambini nati da donne che avevano fatto uso di contraccettivi orali anteriormente alla gravidanza, ne’ di effetti teratogeniciin caso di assunzione accidentale di contraccettivi orali durante la gravidanza. Finora, nell’uso clinico, e diversamente dal dietilstilbestrolo, i risultati di numerosi studi epidemiologici consentono di considerare ridotto il rischio di malformazioni con estrogeni somministratiall’inizio della gravidanza, da soli o in associazione.

Inoltre, i rischi relativi alla differenziazione sessuale del feto (in particolarefemminile), che sono stati descritti con i primi progestinici altamente androgenomimetici, non possono essere estrapolati ai piu’ recenti progestinici (come quello impiegato in questa specialita’ medicinale), che sono marcatamente meno, o per nulla, androgenomimetici. Di conseguenza la scoperta di una gravidanza in una paziente che assume un’associazione estroprogestinica non giustifica l’aborto. L’allattamento al seno puo’ essere influenzato dai contraccettivi orali combinati, in quanto essi possono ridurre la quantita’ e modificare la composizione dellatte materno. L’uso dei contraccettivi orali combinati deve percio’ essere sconsigliato fino al termine dell’allattamento. Piccole quantita’ di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte ma non vi e’ prova che cio’ danneggi la salute del bambino.