Parlare di giochi erotici in cui una persona lega l’altra non sorprende più di tanto. Infatti, potrebbe essere una delle prime cose che vengono in mente quando si vuole innovare a letto. È un’idea così diffusa che compare persino nei film commerciali per aggiungere un tocco piccante alla scena.

La psicologa e sessuologa Arola Poch, nel suo libro “Lo normal es ser raro”, afferma che, insieme alla benda sugli occhi, le legature sono uno dei cliché più comuni a cui ricorriamo inizialmente. La privazione sensoriale è una pratica stimolante che genera un certo nervosismo e potenzia gli altri sensi. Il gioco delle legature è incluso nelle pratiche BDSM, specificatamente nella B di Bondage.

Cos’è lo Shibari: La Psicologia della Legatura erotica

Patricia Safadi, psicologa e sessuologa spiega che il bondage mira a “generare nuove sensazioni ed esperienze sensoriali, mettendo il partner in una posizione di vulnerabilità limitando un senso o impedendogli di muoversi con legature o oggetti come le manette”.

Qui entra in gioco la tecnica dello Shibari (letteralmente “legatura stretta”), un’arte giapponese di legatura erotica con fibre naturali. Sebbene abbia origini nella tortura antica, l’arte moderna dello shibari non è affatto crudele o violenta.

L’Immobilità: La Base Comune

Ci sono molti modi e intensità di legare: da metodi semplici come legare i polsi o le caviglie al letto, a tecniche più complesse come lo shibari, un’arte giapponese che implica legare seguendo una tecnica ed estetica specifiche.

La base comune in tutte queste pratiche è l’immobilizzazione. L’essenza sta nel fatto che la persona legata è alla mercé dell’altra. In questa situazione si possono fare molte cose – sempre consensuali – con vari gradi di coinvolgimento genitale.

Shibari: Precauzioni di Base

Safadi sottolinea che lo Shibari è una pratica molto sensuale per la connessione che si crea tra chi lega e chi è legato, aprendo nuove percezioni di cura e dedizione reciproca, potenziando la presenza assoluta di entrambi.

La Poch indica che ci sono alcune precauzioni di base nel gioco, che sono anche di puro buonsenso:

  • Praticare sempre con qualcuno di assoluta fiducia.
  • Le legature non devono essere troppo strette: l’obiettivo non è causare gangrena a nessuno. Se si cercano sensazioni intense, è importante farlo con qualcuno che sappia quanto e come legare.
  • Chi lega deve sempre controllare lo stato della persona legata e non lasciarla mai sola.
  • La legatura deve essere facilmente slegabile.
  • Oltre al risultato finale, il processo di legatura può essere molto erotico: conta tanto il percorso (legare), la forma finale della legatura, quanto il ritorno (slegare).

Le Figure Artistiche dello Shibari

Nell’arte dello shibari, chi lega utilizza corde e nodi per creare figure artistiche sul corpo della persona legata. Queste figure non sono solo legature funzionali, ma vere e proprie opere d’arte, con un’estetica affascinante e dettagliata. Ad esempio, si può formare un intricato reticolo che avvolge il torace o le gambe, trasformando il corpo in una tela vivente. Alcune figure includono “il guscio di tartaruga“, una legatura che simula la forma di un carapace sulla schiena, o “la farfalla”, dove le corde si estendono e si aprono come ali di farfalla lungo la schiena e le braccia. Ogni nodo e ogni torsione delle corde è eseguito con precisione, non solo per garantire sicurezza, ma anche per accentuare l’estetica visiva, creando un gioco di ombre e luci che esalta le curve naturali del corpo.

A questo punto, è normale chiedersi se lo shibari includa rapporti sessuali genitali. Come dice Poch, è possibile, ma non è la norma. La pratica in sé produce già sensazioni molto intense, sia per chi lega che per il suo modello.