Secondo alcuni studi degli andrologi e i medici della sessualità delle Università degli Studi di Perugia e Roma Tor Vergata, si è scoperto che se da una parte le disfunzioni sessuali maschili e femminili possono essere una causa di infertilità di coppia; dall’ altra la stessa infertilità e le cure potrebbero generare sintomi sessuali che hanno forte impatto sulla salute sessuale. Il nuovo termine medico ‘Sindrome Infertosessuale’ identifica proprio questo circolo vizioso, offrendo gli strumenti scientifici per interromperlo

Sindrome dell’Infertilità: di cosa si tratta

È detta infertile, dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, quella coppia che, dopo un anno o massimo due di rapporti sessuali mirati non protetti, non riesce a concepire.

Una condizione che riguarda ormai il 15% delle coppie e che ha le motivazioni più varie.

Si manifesta  sempre più spesso anche in soggetti sani: persone perfettamente in grado di mettere al mondo un bebè che, però, copula e ricopula, comunque non riescono a concepire.

Se si escludono per lei i fattori ormonali, per lui le disfuzioni nella riproduzione degli spermatozoi e per entrambi l’abuso di farmaci e le patologie tipiche che portano all’infertilità, non c’è motivo – spiegava la scienza fino ad oggi -, perché una coppia non debba concepire. Basta continuare a provare, con metodicità, senza stress – perché gli ormoni potrebbero risentirne – e di sicuro sarete protagonisti anche voi del miracolo della vita.

L’Associazione italiana per la ricerca in sessuologia (Airs), invece, ha finalmente spiegato ufficialmente che nel meccanismo della nascita non tutto funziona secondo precisi automatismi. Può pertanto accadere che, per cause puramente psicologiche, la coppia non riesca a mettere al mondo alcun bebè.

Al nuovo misterioso “male”, che sta tutto nella mente dei partner, l’associazione ha dato un nome.

Lo ha chiamato Sipc, sindrome d’infertilità psicogena di coppia.

Le fasi della Sindrome dell’infertilità psicogena di coppia

La Sipc, seocndo l’Airs, si sviluppa in 5 fasi:

1) Fase iniziale di grande entusiasmodesiderio sessuale, alta frequenza di rapporti;

2) Fase di stallo in cui, i rapporti sessuali sono frequenti, mirati, precisi ma la gravidanza comunque non arriva. La mente, ha questo punto, ha già iniziato a prendere una strada sbagliata: l’atto sessuale, privato della sua componente di piacere, diventa un atto meccanico, puro strumento di procreazione;

3) Fase dell’inadeguatezza: inizia a prevalere nella coppia una sensazione di incapacità e l’ansia prima di ogni rapporto. Al desiderio si sostituisce la volontà;

4) Fase del fallimento: i rapporti rallentano, l’aspetto ludico della prestazione si annulla e l’ansia cresce. Lo stress provocato da ripetuti fallimenti si traduce molto spesso per lui in disfunzione erettile;

5) Fase del game over: desiderio e volontà di concepire un figlio non esistono più. E non è detto che un intervento esterno, artificiale, riesca laddove Madre Natura non è riuscita ad intervenire.

Quello che la medicina non ha ancora trovato sono i metodi di prevenzione e cura della Sindrome dell’infertilità psicogena di coppia. Ci sono psicologi che però lavorano da anni sui meccanismi psicologici che rendono sterile una coppia. E sebbene non siano riusciti ad elaborare alcuna “terapia”, sono giunti a fornire una serie di consigli saggi alle coppie che soffrono di Sipc.

I consigli di Comodo per prevenire la Sindroma dell’infertilità psicogena di coppia

  •  Evitate l’uso prolungato di contraccettivi ormonali: prendere la pillola per molti anni consecutivamente può giocare brutti scherzi. L’ovaio a lungo inibito, se improvvisamente lasciato libero di concepire, non è detto che riesca sempre a tornare a carburare. Le donne che sognano di avere figli farebbero meglio, dunque, a scegliere da molto prima il preservativo maschile o femminile: non ha alcun tipo di controindicazioni né conseguenze sulla fertilità.

 

  • Smettete di pensare al sesso come ad un atto meccanico e tornate a divertirvi.  Fatelo spesso, e ogni tanto, dimenticandovi del motivo per cui lo state facendo: lasciatevi andare al piacere. Concedetevi una cena romantica e poi “fatelo strano” (il sesso orale e quello anale non sono una cattiva idea), cercando  solamente a concentrarvi sulle sensazioni positive che vi potrà procurare. Parole d’ordine: osare!

 

  •  Ritrovate il piacere di piacere e provare piacere aiutandovi con qualche sex toys. Non li avete mai provati? È sicuramente una buona occasione, iniziando da quelli più soft, che stimolano le zone erogene più segrete e la fantasia (ne trovate una infinità nel nostro shop). Li avete dimenticati nel cassetto? È l’ora di rispolverarli. La coppia ne gioverà sicuramente. Ritrovata la serenità e il desiderio di unirvi per passione, sarà anche più semplice ricominciare ad invocare la cicogna che si era persa lungo il tragitto di casa…