La malizia sta solo negli occhi di chi guarda.

Ma ad alimentarla, non ci sono dubbi, sono gli stereotipi che ogni epoca si costruisce.

Prendiamo ad esempio la banana: prima che negli anni ’60 il padre di tutto il pop Andy Warhol ne facesse un elemento erotico piazzandolo sulla copertina di un disco musicale, nessuno avrebbe mai pensato che diventasse il simbolo fallico per eccellenza. Oppure il lollipop, il lecca-lecca: ha origini che si perdono nella storia, o forse nella preistoria, ma prima di Lolita, la ragazzina scandalo inventata negli anni ’50 dallo scrittore russo Nabokov, era solo un innocuo zuccherino per bambini. E che dire del ventaglio? Oggi in disuso, un tempo strumento di seduzione tra i più sopraffini, non allude più a nulla di particolarmente malizioso, a meno che non lo si usi in uno spettacolo di burlesque.

Nell’era della fotografia digitale e del graphic design, però, tutto è possibile. La fantasia fatta immagine abbatte tutte le barriere e moltiplica i doppi sensi, contro ogni tabù.

Prendete due cerniere lampo che si baciano le zip… A voi cosa ricordano?
O ancora due noci di cocco che si fiancheggiano, un hot dog da cui il salsicciotto grigliato spunta bollente. E questo cigno visto dall’alto, a che vi fa pensare? E questo asciutto petto di tacchino, in cui affonda l’indice furbetto di una brava casalinga?

Oscenità? Null’affatto.. anzi un comodo aiuto per dire certe cose in maniera originale, lasciando che la fantasia del partner (e la vostra) cammini, in modo artisticamente “peccaminoso”, ma senza nemmeno un briciolo di quella violenza che caratterizza la pornografia ufficiale

E’ esattamente con questo spirito giocoso che i fondatori di Unsplash, sito specializzato in stock di fotografie gratuite, hanno lanciato Unporn, una sezione dedicata alla fotografia erotica-non-erotica in cui si cita senza dimostrare. Si passa da metafore gastronomiche a citazioni botaniche più o meno esplicite, ma sempre di gusto. Perché – spiegano Mikael Cho & co. “ogni tabù ha sempre bisogno di buone immagini”. Le foto, per ora poche, sono scaricabili gratuitamente da tutti e utilizzabili, anche senza citare l’autore. Chiunque ispirato dalle stesse idee voglia poi contribuire con le proprie provocazioni, può farlo liberamente. E così dimostrare che, anche in un’epoca in cui è stato detto tutto il dicibile… è sempre possibile dirlo in modo simpatico e originale, restituendo leggerezza a temi che spesso finiscono per diventare solo volgari o per essere presi con troppa serietà.