A Berlino alcuni studiosi sono impegnati nello studio di un nuovo preservativo adatto a chi soffre di eiaculazione precoce. Per gli studi sono richiesti dei soggetti maschi volontari che soffrono di questo disturbo. Un nuovo tipo di preservativo con benzocaina ancora più efficace.

Preservativo alla benzocaina…a Berlino si cerca di migliorare la sua efficacia

L’efficacia dei preservativi alla benzocaina o preservativi ritardanti è ormai nota a chi soffre di lievi disturbi di eiaculazione precoce. Abbiamo parlato in maniera approfondita a riguardo, in questo articolo “Comodo.it/blog/preservativi-che-ritardano-leiaculazione-funzionano“.

La novità sta nel testare due varianti di preservativo con ritardante per capire in che dose l’anestetico sia maggiormente efficace nel risolvere i problemi di eiaculazione precoce.

“L’interno del preservativo contiene una crema di ritardante che ha lo scopo di intorpidire temporaneamente la punta del pene – l’area più sensibile del pene – e quindi ritardare l’eiaculazione”. E ancora: “Il preservativo da testare è da confrontare in due varianti – concentrazione di benzocaina al cinque per cento e concentrazione di benzocaina al tre per cento – con un preservativo standard in lattice di gomma naturale per quanto riguarda l’aumento della durata fino all’eiaculazione”.

Quindi, lo scopo dello studio è quello di valutare il preservativo con anestetico è da confrontarne l’efficacia in due varianti: la prima con una concentrazione di ritardante del cinque per cento e la seconda con una concentrazione di benzocaina del tre per cento, con un preservativo standard in lattice di gomma naturale per quanto riguarda l’aumento della durata fino all’eiaculazione.

 

studio su due varianti preservativo alla benzocaina

 

Come procede lo studio per testare i nuovi preservativi ritardanti?

La prima parte dello studio prevede una fase di screening e di analisi di quattro settimane, in cui sono presi in esame il soggetto che soffre di disturbi di eiaculazione precoce e il partner. Verrà spiegato, ad entrambi, il corretto utilizzo di alcuni utensili necessari come cronometro, questionari e diario.
Durante queste quattro settimane, il tempo necessario per eiaculare deve essere documentato nel diario almeno quattro volte.

La fase di analisi vera e propria è stata poi suddivisa in tre sottofasi di quattro settimane, con un intervallo massimo di sette giorni.

“In ogni sottofase si utilizza uno dei tre preservativi e lo si valuta almeno quattro volte utilizzando il diario e i questionari”.

Il soggetto viene esaminato dal punto di vista clinico per almeno 7 giorni dalla fine dell’ultima sottofase. La parte finale dello studio termina dopo un massimo di 19 settimane.

Tra i requisiti fondamentali vi è il fatto che il soggetto deve essere impegnato in una relazione stabile, monogama e sessuale con una donna da almeno tre mesi. Un altro requisito è che i partner devono avere rapporti sessuali regolari tra loro, almeno quattro volte nell’arco di quattro settimane e almeno una volta alla settimana.

 

preservativo ritardante e benzocaina

 

I criteri di esclusione sono, ad esempio, la dipendenza da alcol o droghe, malattie come l’anemia, il diabete, la malattia coronarica, un disturbo della conduzione cardiaca, malattie polmonari o malattie renali o epatiche.

Si attende l’avvio della fase di sperimentazione e analisi che promette di poter migliorare una condizione spiacevole per almeno il 22,3% dei maschi italiani, ovvero 3,5 milioni di persone di sesso maschile dai 18 anni in su.