Più esperti, più maturi anche sotto le lenzuola, generalmente più appagati dalla vita. Ecco i trentenni di oggi: neo-mamme, neo-papà e pancioni in attesa, freschi freschi di matrimonio ma già annoiati dalla routine della coppia.

E, soprattutto in tema di erotismo, grandi pasticcioni.

Il sesso dopo i 30 anni, dicono gli esperti, potrebbe essere meraviglioso. Invece è spesso caratterizzato da una serie  interminabile di errori. A ciascuna coppia il suo, naturalmente,ci sono sbagli più comuni di altri.

Eccone cinque da cui tenersi molto alla larga:

  1.  PROGETTARE UN TRADIMENTO – Dopo i 30 anni, gli uomini sono più disponibili al tradimento, convinti di ritrovare in un flirt con una poco-più-che-adolescente l’entusiasmo che sembrano aver perso con la partner di sempre.
    Eppure, afferma David Buss, sulla rivista Personality and Individual Differences, le donne tra i 30 ei 40 anni sono significativamente più prestanti delle colleghe più giovani. Non solo hanno più fantasie sessuali e le vivono più intensamente, ma sono anche più disponibili delle donne più giovani al sesso occasionale e ai one night stands. In altre parole: se se uomo e stai progettando di tradire la tua partner con una studentessa universitaria, non farlo. Anche perché, al contrario delle donne, gli uomini dopo la soglia dei 30 cominciano a calare nelle prestazioni. Il rischio che corri è quello di una delusione incrociata. E sarà solo colpa tua.
  2.  FARE LE MAMME A TEMPO PIENO – Che neonati e bimbi nella prima infanzia richiedano un’attenzione particolare, è sicuramente vero. Che siano fonte di incredibile stress pure. Che un figlio possa però essere usato come scudo per declinare ogni occasione intima, questo non va bene. Del resto – lo dice la scienza – il sesso controvoglia, quando si è più stanchi o di malumore, fa bene più di ogni cura. Serve a ricaricare le pile e fa aumentare il desiderio. Il piacere stimolerà la ricerca di altro piacere. Provare per credere!
  3.  NON CONOSCERE ANCORA IL PROPRIO CORPO – Che gran parte delle donne non conosca il punto G, non è cosa grave. Anche perché la scienza è ancora molto combattuta sull’esistenza, le dimensioni, l’ubicazione di questo ‘bottone femminile del piacere’. Che invece non conoscano il funzionamento del vostro clitoride, è più grave. Gran parte delle donne dopo i 30, considerando il sesso come un atto grigio di routine, non cerca più nemmeno il piacere. Il clitoride, che nel 97% dei casi va stimolato per raggiungere l’orgasmo durante un normale rapporto a due, gioca un ruolo fondamentale. Scoprire quale e comunicarlo al partner fa parte dei doveri della coppia. Segnatevelo bene
  4.  COMPARARE LA PROPRIA VITA A QUELLA DELLE ALTRE COPPIE – Nel sesso dopo i 30 capita molto spesso. Eppure è un errore grave, almeno per Laurel Steinberg, psicoterapeuta e assistente alla American Academy of Clinical Sexologists, che parla di un errore comune alle coppie che subiscono gli effetti di un calo del desiderio. Uomini e donne iniziano a comparare la propria vita sessuale con quella dei loro coetanei per avere un confronto diretto. Eppure dovrebbero sapere che ogni relazione è una storia a sé e che i paragoni fanno solo male.
  5.  CREDERE DI NON AVERE PIÙ L’ETÀ PER ESSERE ROMANTICI – Nel sesso dopo i 30 non si va molto per il sottile. E questo accade – statisticamente – più o meno dal terzo appuntamento in poi. Eppure la scienza spiega che concedersi momenti di romanticismo, da fiaba, anche dopo anni di matrimonio, aiuta le coppie a mantenere vivo il lato bambino dell’ego, che è quello creativo, che infonde fiducia in sé stessi e nell’altro, dà la spinta a proseguire con ottimismo lungo i sentieri della vita. Quanto più questi momenti saranno inaspettati e creativi, tanto più il sesso successivo sarà soddisfacente. E la voglia di tenere il vostro partner per la mano, come tra gli adolescenti, vi sorprenderà anche se non ci credevate.