Una tassa sul sesso per insegnare ai mariti scansafatiche a darsi da fare. La curiosa iniziativa riguarda l’Uganda, dove da tre anni molte mogli hanno adottato l’usanza.
Nella società patriarcale dell’Uganda alle donne toccano tutte le responsabilità domestiche e non solo quelle: gestiscono i risparmi domestici che i mariti spenderebbero in alcool e prostitute, assistono i malati del villaggio, si occupano dell’approvvigionamento di acqua dai pozzi e cibo, costruiscono strade e case, oltre ad accudire i figli e seguirli negli studi. Donne forti, fiere e tuttofare, spesso si scontrano con uomini più fragili di loro, che, oltre a svolgere tutti i ruoli di rappresentanza, a differenza loro hanno una vita sociale, libertà di vestire e comportarsi come meglio preferiscono e godono dei diritti giuridici, politici, economici e sociali di cui le loro compagne sono private.
Pur non avendo dalla loro parte Chiesa e Stato, le mogli d’Uganda hanno deciso di reagire. E così, prima sperimentalmente, poi in modo sempre più diffuso grazie al passaparola, hanno deciso di applicare una tassa domestica per dare una lezione ai propri mariti libertini e scansafatiche: ogni volta che fanno sesso con loro, i mariti pagano pegno. Soldi che poi finiscono nell’istruzione dei figli, nella cura degli affari domestici, nel salvadanaio familiare come dote che i maschi di famiglia porteranno alle future mogli per le nozze.
Molti uomini, grazie a questa usanza, hanno iniziato a modificare le proprie abitudini, contribuendo al menage familiare in modo più attivo e sollecito…pur di continuare a godere della propria libertà economica e della propria donna sotto le lenzuola.
Ozy, una delle fondatrici del movimento, racconta che l’iniziativa della tassa sul sesso fu lanciata nel 2015 da 150 donne, che poi, tramite l’Unione delle Madri la diffusero in tutto il paese. La moda della tassa sul sesso per combattere la scarsa partecipazione dei mariti ai lavori di casa è poi diventata diffusissima: nel 2016 già riguardava 5000 famiglie, mentre oggi sarebbero più di 30000 le donne che la tassa, che si aggira spesso attorno ai 6 dollari (22427,70 scellini ugandesi) all’anno.