La Chiesa Cattolica Americana sta pensando di trascinare in tribunale il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama per la nuova riforma sanitaria che estende la copertura assicurativa ai profilattici e agli anticoncezionali.
La notizia sta facendo molto scalpore e rischia di scatenare roventi polemiche. Le arcidiocesi americani e altri gruppi cattolici stanno realmente pensando di intentare causa a Obama per la sua decisione di inserire nella copertura assicurativa preservativi e altri anticoncezionali.
Già lo scorso febbraio, sette Stati americani avevano promosso un’azione legale contro il presidente. La causa era stata avviata in dodici tribunali di otto Stati più il District of Colombia, contro i dipartimenti della Sanità, del Lavoro e del Tesoro, sostenendo che la norma in questione è incostituzionale perché forza anche le istituzioni affiliate ad enti religiosi a sostenere indirettamente pratiche per il controllo delle nascite contrarie ai loro principi religiosi.
Per l’arcidiocesi di Washington e l’Università Cattolica americana “Questa causa riguarda una delle libertà più preziose dell’America: la libertà di culto senza l’interferenza del governo. Il governo cerca di imporre ai querelanti, tutte le entità cattoliche, di violare il loro credo religioso garantendo, pagando o favorendo l’accesso a questi servizi“, si legge ancora nel documento.
Le organizzazioni cattoliche invocano quindi il primo emendamento della Costituzione sulla libertà di religione per ottenere l’esenzione dagli obblighi di legge.
In realtà, la questione sembra essere più politica che religiosa. Negli Stati Uniti infatti le autorità religiose sono molto vicine ai repubblicani, da sempre più vicini alle idee della Chiesa in materia di prevenzione sessuale.
Ma se la miglior scelta fosse quella della libertà personale nel rispetto della libertà altrui?!?