I tempi cambiano, la società si evolve, i tabù crollano e i preservativi dilagano. Il boom, speriamo non in senso letterale, dei profilattici è l’ennesimo esempio della forte rivoluzione culturale che attraversa diversi Paesi in via di sviluppo.

In occasione della campagna contro l’AIDS e la trasmissione di malattie sessuali, l’ex ministro della salute dello Zimbabwe ha colto l’occasione per proporre alle industrie locali di produrre dei profilattici più grandi, a suo dire “adatti alla popolazione”.

Il problema è sorto nel momento in cui l’ex ministro David Parirenyatwa si è accorto che i profilattici importati dall’estero hanno una taglia non adatta agli standard della popolazione.

Preservativi XXL per lo Zimbabwe

L’uso e l’acquisto di questo contraccettivo è ormai comune alla maggioranza della popolazione. Oltre ovviamente alle farmacie, anche tutti i tipi di supermercati, da quelli più forniti ai piccoli empori negli  , espongono tra le altre merci anche una discreta gamma di preservativi. Ma per avere una maggior possibilità di scelta è meglio rivolgersi alle industrie locali, piuttosto che importarli dalla Cina.

L’uso del profilattico è fortemente consigliato dal governo dello Zimbabwe, che promuove periodicamente diverse campagne per educare l’opinione pubblica all’abitudine di usare il preservativo contro la diffusione dell’AIDS.

Una misura precauzionali valida non solo come anticoncezionale (il che è già molto importante in un Paese che ha l’urgenza di controllare le nascite), ma anche per ostacolare il dilagare di HIV e AIDS.

Quando da noi negli anni ’80 il virus iniziava a mietere vittime, lo Zimbabwe viveva ancora in una sorta di medioevo novecentesco, questo ha incrementato ad oggi il numero di vittime dell’HIV.

Ma con il cambiamento dei costumi e l’emancipazione sessuale anche il governo si sta mobilitando a favore di una promozione più attiva sull’uso del profilattico. Da qui l’esigenza di incrementare la produzione di condom XXl per gli zimbabwesi che calzerebbero taglie di profilattici superiori allo standard.