Evidente non conosceva il portale dei preservativi Comodo.it né aveva mai pensato di acquistare – risparmiando e avvalendosi del totale anonimato delle spedizioni – di uno shop online.
E così, per vergogna, i preservativi ha preferito rubarli, scassinando i distributori automatici.

L’episodio, per un 50 enne di Perugia, si è ripetuto non una ma quattro volte. In ben quattro casi l’uomo, affetto da ipersessualità indotta dall’assunzione di alcuni farmaci, avrebbe sottratto profilattici dai distributori della zona, scassinando distributori automatici.

Una serie di perizie mediche avrebbero confermato che effettivamente tra gli effetti collaterali dei farmaci assunti dall’uomo, oggi condannato a 6 mesi di reclusione, ci sarebbe anche l’ipersessualità, una forte dipendenza da sesso che lo avrebbe indotto a procurarsi, con qualsiasi mezzo, una grande quantità di profilattici. Dopo aver cambiato la cura, gli effetti collaterali dei medicinali sono scomparsi.

L’ipersessualità può essere causata da farmaci

L’ipersessualità o sex addiction, può essere una patologia a sé o una rara conseguenza di cure farmacologiche particolari. Si stima che nel 6% dei casi,  l’uso di farmaci agonisti dei recettori della dopamina, solitamente impiegati nel trattamento di patologie neurologiche come il Morbo di Parkinson, la sindrome delle gambe senza riposo, possa indurre gravi disturbi compulsivi apparentemente non collegati. Tra questi il gioco d’azzardo, l’alimentazione incontrollata, lo shopping compulsivo e l’ipersessualità.

La sex addiction colpisce fino al 3-5% della popolazione mondiale ed è spesso associata all’abuso di sostanze stupefacenti o ad altri disturbi psichiatrici, tra cui il disturbo bipolare e la depressione.

Spesso è confusa con il Disturbo da Eccitazione Sessuale Persistente,  patologia caratterizzata da un’eccitazione genitale persistente, non voluta, intrusiva, mai comunque associata ad un aumento del desiderio o dell’eccitazione mentale.

Entrambi i disturbi, se trattati opportunamente, possono comunque scomparire e riportare chi ne è affetto e per questo soffre, ad una sessualità normale e ad una vita di coppia soddisfacente.