La proposta era saltata fuori per la prima volta in novembre, quando gli eurosocialisti avevano lanciato la campagna “Cut Aids. Cut Vat on Condoms”, che aveva incontrato ben presto il favore della Commissione Europea.

Il 1° dicembre la Federazione dei Giovani Socialisti e l’associazione Rosa Arcobaleno avevano organizzato una raccolta firme in tre città italiane a sostegno di quella proposta. La settimana scorsa, infine, era toccato al Psoe, il partito socialista di Zapatero, rilanciare l’iniziativa in chiave elettorale .

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Ma ora c’è chi è passato dalle parole ai fatti, rendendo effettivo il taglio dell’Iva sui preservativi. Si tratta del governo irlandese, che ha deciso di ridurre la tassa dal 21 al 13,5%. Ciò significa che una scatola da dodici condom costerà circa un euro in meno.

Il primo ministro Brian Cowen (foto) ha affermato che la misura è stata adottata per motivi di salute pubblica. Sono state così accontentate la Crisis Pregnancy Agency e la union of Students of Ireland, da tempo in pressing sulle istituzioni per raggiungere questo obiettivo.

Il taglio dell’Iva è stato salutato con soddisfazione anche dall’opinione pubblica. Un recente sondaggio aveva infatti rivelato che il 20% dei giovani irlandesi considerano il prezzo elevato come un freno all’uso dei profilattici.