DENOMINAZIONE
CLORETINYL

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Contraccettivi ormonali sistemici; combinazioni fisse di progestinicied estrogeni.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 2 mg di clormadinone acetato e 0,030 mg di etinilestradiolo.

ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, povidone K30, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, macrogol 6000, talco, titanio diossido (E171), ossido di ferro rosso (E172).

INDICAZIONI
Contraccezione ormonale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il trattamento deve essere sospeso immediatamente se durante il suo utilizzo si manifesta una qualsiasi delle seguenti condizioni:

trombosiarteriosa o venosa in corso o pregressa; predisposizione ereditaria oacquisita a trombosi venosa o arteriosa, come resistenza alla APC, carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S, iperomocistinemia ed anticorpi anti-fosfolipidi, segni iniziali o prodromi di trombosi, tromboflebiti o sintomi di embolia; interventi chirurgici programmati e periodi di immobilita’, come quelli a seguito diun incidente; diabete mellito con sofferenza vascolare; perdita di controllo del diabete mellito; ipertensione non controllata o significativo innalzamento della pressione arteriosa; epatite, ittero, alteratafunzionalita’ epatica fino alla normalizzazione dei valori; prurito generalizzato, colestasi; sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di Rotor,alterazioni del flusso biliare; anamnesi di tumore epatico benigno o maligno pregresso o in atto; dolore epigastrico grave, epatomegalia o sintomi di emorragia intraddominale; prima diagnosi o ricaduta di porfiria; presenza o anamnesi di tumori maligni ormone-sensibili, come quelli della mammella o dell’utero; gravi alterazioni del metabolismo lipidico; pancreatite o anamnesi di pancreatite, se associata a ipertrigliceridemia grave; primi sintomi di emicrania o episodi piu’ frequenti di cefalea di inusuale gravita’; anamnesi di emicrania con sintomi neurologici focali; disturbi sensoriali acuti, come disturbi della vista odell’udito; disturbi motori; aumento degli attacchi epilettici; gravedepressione; otosclerosi aggravatesi durante precedenti gravidanze; amenorrea di origine sconosciuta; iperplasia endometriale; sanguinamento genitale da causa non accertata; ipersensibilita’ a clormadinone acetato, etinilestradiolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

La presenza di un fattore di rischio grave o di fattori di rischio multipli pertrombosi arteriosa o venosa puo’ rappresentare una controindicazione.

POSOLOGIA
Ogni compressa deve essere assunta quotidianamente, alla stessa ora per 21 giorni consecutivi, sospendendo la somministrazione nei successivi 7 giorni; una perdita ematica, simile a quella mestruale, deve verificarsi da due a quattro giorni dopo l’assunzione dell’ultima compressa. La somministrazione delle compresse deve riprendere dopo i 7 giornidi sospensione, utilizzando un nuovo blister indipendentemente dalla persistenza o meno del flusso. Le compresse rivestite con film devono essere tolte dal blister, scegliendo quella contrassegnata dal corrispondente giorno della settimana, e deglutite intere con un po’ di liquido, se necessario. Le compresse devono essere assunte giornalmente, seguendo la direzione della freccia. La prima compressa deve essere assunta il primo giorno del ciclo mestruale. Se la prima compressa viene assunta il primo giorno della mestruazione, l’effetto contraccettivo inizia a partite dal primo giorno di assunzione e continua anche durantei 7 giorni di sospensione.

La prima compressa puo’ anche essere assunta dal secondo al quinto giorno del periodo mestruale, sia che la perdita ematica sia terminata o meno. In questo caso occorrera’ prendere ulteriori misure contraccettive meccaniche per i primi sette giorni di somministrazione. Se le mestruazioni sono iniziate da piu’ di cinque giorni, la paziente deve attendere il successivo periodo mestruale primadi iniziare la terapia. Passaggio da un contraccettivo ormonale a 21o a 22 giorni: tutte le compresse della precedente confezione di contraccettivo devono essere terminate. La prima compressa del farmaco deveessere assunta il giorno successivo. In questo caso, la soministrazione delle compresse non viene interrotta e la paziente non deve attendere la mestruazione successiva per iniziare la terapia. Non sono richieste ulteriori misure contraccettive. Passaggio da un contraccettivo ormonale giornaliero combinato: la somministrazione del farmaco deve essere iniziata dopo aver terminato l’ultima compressa attiva della confezione da 28 compresse. La prima compressa rivestita con film deve essere assunta il giorno successivo.

Non e’ previsto un intervallo tra i due trattamenti e la paziente non deve attendere il successivo ciclo mestruale per iniziare la terapia. Non sono richieste ulteriori misure contraccettive. Passaggio da un contraccettivo solo progestinico (“POP”): a prima compressa del farmaco deve essere assunta il giorno dopo lasospensione del contraccettivo progestinico.

Nei primi sette giorni devono essere impiegati metodi contraccettivi meccanici. Passaggio da un contraccettivo ormonale iniettabile o ad impianto: la somministrazione del farmaco puo’ essere iniziata il giorno della rimozione dell’impianto o il giorno previsto per l’iniezione. Sono necessarie ulteriorimisure contraccettive per i primi sette giorni. Passaggio da un anellovaginale o un cerotto transdermico: l’assunzione del farmaco deve essere iniziata preferibilmente il giorno dopo la rimozione dell’anello odel cerotto, o il giorno dopo il consueto intervallo nella somministrazione dell’anello o del cerotto. Dopo un raschiamento o un aborto nelprimo trimestre la somministrazione del farmaco puo’ essere iniziataimmediatamente. In questo caso non sono necessarie ulteriori misure contraccettive. Dopo il parto o dopo raschiamento o aborto nel secondo trimestre o dopo la nascita del bambino, le donne che non allattano possono iniziare la terapia 21-28 giorno dopo il parto, senza necessita’di ulteriori misure contraccettive meccaniche. Se la somministrazioneinizia dopo piu’ di 28 giorni dal parto, sono necessarie ulteriori misure contraccettive per i primi 7 giorni.

Se la paziente ha avuto nel frattempo un rapporto, occorre escludere una possibile gravidanza o attendere il successivo ciclo mestruale prima di iniziare la terapia. Ilfarmaco non deve essere assunto dalle donne che allattano. Dopo interruzione della terapia il primo ciclo mestruale puo’ ritardare di circauna settimana. Se la paziente ha dimenticato di prendere una compressarivestita con film ma non sono trascorse piu’ di 12 ore dalla mancataassunzione, non sono necessarie ulteriori misure contraccettive. La paziente puo’ continuare ad assumere le compresse come di norma. Se sono trascorse piu’ di 12 ore dalla mancata assunzione, la protezione contraccettiva del medicinale puo’ essere ridotta.

La paziente deve quindi assumere immediatamente la compressa dimenticata. La successiva compressa deve essere assunta al solito orario. E’ necessario inoltre ricorrere ad altri metodi contraccettivi nei successivi sette giorni. Se nel periodo dei sette giorni la confezione di medicinale termina, deveessere iniziata una nuova confezione non appena si finisce la precedente. Il flusso mestruale probabilmente non si manifestera’ fino alla fine della seconda confezione; tuttavia, spesso si verifica spotting durante la somministrazione delle compresse. Se il ciclo mestruale successivo non si verifica dopo l’assunzione della seconda confezione, deveessere eseguito un test di gravidanza. Se il vomito si manifesta entro4 ore dall’assunzione della compressa o se compare diarrea grave, l’assorbimento del farmaco puo’ risultare incompleto e quindi non assicurare un’adeguata contraccezione. La somministrazione del farmaco deve essere proseguita.

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede condizioni speciali per la conservazione.

AVVERTENZE
Il fumo aumenta il rischio eventi avversi di tipo cardiovascolare se associato all’uso di COC. La somministrazione di COC e’ associata ad unaumento del rischio di diverse gravi malattie, come infarto miocardico, tromboembolismo, ictus o tumori del fegato. Altri fattori di rischio, come ipertensione, iperlipidemia, obesita’ e diabete aumentano in modo significativo il rischio di morbilita’ e mortalita’. Se durante l’assunzione del farmaco si nota l’insorgenza o il peggioramento di unadi queste patologie o dei fattori di rischio, la paziente deve contattare il medico, che decidera’ se proseguire il trattamento.

I risultati degli studi epidemiologici evidenziano una relazione tra l’uso di uncontraccettivo orale ed un aumento del rischio di eventi trombotici otromboembolici arteriosi e venosi. Il VTE risulta fatale nell’1-2% deicasi. In casi estremamente rari, nelle donne che utilizzano la pillola anticoncezionale, la trombosi e’ stata osservata in altre sedi vascolari. In caso di trombosi sospetta o confermata, l’uso di COC deve essere interrotto.

Altre condizioni mediche correlate alla circolazione sanguigna sono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, malattie infiammatorie croniche dell’intestino e anemia falciforme. Le donne che usano COC devono essere informate di rivolgersi al medico se notano possibili sintomi di trombosi. L’aumento della frequenza e dell’intensita’ dell’emicrania durante l’assunzione dicontraccettivi orali combinati puo’ essere motivo di sospensione immediata dei COC. L’uso prolungato di contraccettivi orali rappresenta unfattore di rischio per lo sviluppo di tumore della cervice nelle donne con infezione da papiloma virus umano (HPV). La somministrazione dicontraccettivi orali aumenta lievemente il rischio di tumore mammario.Sono stati segnalati casi di tumori epatici benigni e maligni.

In casi isolati, questi tumori hanno causato gravi emorragie intra-addominali potenzialmente fatali. In presenza di intenso dolore addominale sideve prendere in considerazione la possibilita’ di tumore epatico, e l’assunzione del farmaco deve essere interrotta. In molte donne che assumono contraccettivi orali e’ stato osservato un leggero incremento della pressione arteriosa. Se nel corso della terapia l’incremento dellapressione arteriosa dovesse rivelarsi clinicamente significativo, sospendere il trattamento ed instaurare una terapia antiipertensiva.

Nelle pazienti con anamnesi di herpes gestazionale puo’ verificarsi una recidiva durante l’uso di COC. Nelle donne con anamnesi personale o familiare di ipertrigliceridemia, il rischio di pancreatite aumenta durante la somministrazione di COC. In caso di alterazioni acute o cronichedella funzionalita’ epatica, puo’ essere necessario interrompere l’usodi COC fino a quando i valori di funzionalita’ epatica si saranno normalizzati. Recidive di ittero colestatico manifestatosi durante la gravidanza o prima dell’uso di ormoni sessuali, richiedono l’interruzionedell’assunzione di contraccettivi orali combinati. Le pazienti diabetiche che assumono contraccettivi orali devono essere attentamente monitorate. Occasionalmente puo’ manifestarsi cloasma. Nelle pazienti conangioedema ereditario, la somministrazione di estrogeni esogeni puo’ causare o aggravare i sintomi di angioedema. Sono state riportate segnalazioni di peggioramento della depressione endogena, dell’epilessia edella malattia di Crohn e colite ulcerosa. Si e’ osservato che le seguenti patologie possono manifestarsi o aggravarsi: ittero e/o prurito correlato a colestasi; calcoli biliari; porfiria; lupus eritematoso sistemico; sindrome emolitico-uremica; corea di Sydenham; herpes gravidico; perdita dell’udito correlata ad otosclerosi. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.

La somministrazione di estrogeni o combinazioni estroprogestiniche puo’ avere effetti negativi su alcune patologie/condizioni. Nei seguenti casi e’ richiesta un’accurata supervisione medica: epilessia, sclerosi multipla, tetania, emicrania, asma, insufficienza cardiaca o renale, corea di Sydenham, diabete mellito, malattiaepatica, dislipoproteinemia, malattie autoimmuni, obesita’, ipertensione, endometriosi, vene varicose, flebite, alterazioni della coagulazione del sangue, mastopatia, mioma uterino, herpes, gestazionale, depressione, malattie infiammatorie croniche intestinali. Prima di prescrivere contraccettivi orali, deve essere effettuata una completa anamnesipersonale e familiare della paziente ed effettuare una visita medicache deve essere ripetuta annualmente durante l’uso del farmaco.

Le pazienti devono essere informate che l’assunzione del farmaco non protegge dalle infezioni da HIV (AIDS) o da altre malattie sessualmente trasmissibili. La dimenticanza di una compressa, il vomito o malattie intestinali, diarrea inclusa, come pure la somministrazione concomitante eprolungata di alcuni medicinali o disturbi metabolici, possono compromettere l’efficacia contraccettiva. Tutti i contraccettivi orali possono causare perdite ematiche vaginali irregolari. Se nel corso della terapia l’emorragia intermestruale persiste o riappare dopo precedenti cicli regolari, si raccomanda l’esecuzione di un accurato controllo medico, al fine di escludere una eventuale gravidanza o una malattia organica.

Qualora venga esclusa la gravidanza o la presenza di un disturboorganico, e’ possibile riprendere l’assunzione del farmaco o passare eventualmente al trattamento con un altro prodotto. L’emorragia intermestruale puo’ indicare che l’efficacia contraccettiva si e’ ridotta. Ilflusso ematico da sospensione si manifesta dopo 21 giorni di trattamento. Occasionalmente il flusso puo’ essere assente. Se il flusso non si e’ manifestato dopo un ciclo in cui non e’ stata dimenticata alcunacompressa, l’intervallo di 7 giorni non e’ stato prolungato, non sonostati assunti altri farmaci concomitanti e non si sono verificati episodi di vomito o diarrea, l’eventualita’ di una gravidanza e’ improbabile, e l’assunzione del farmaco puo’ essere proseguita.

Se il farmaco non e’ stato assunto secondo le istruzioni riportate prima del mancatoflusso da sospensione o se il flusso non si verifica per due cicli consecutivi, si deve escludere una gravidanza prima di continuare la somministrazione. Prodotti fitoterapici contenenti Erba di San Giovanni non devono essere utilizzati in concomitanza con il farmaco.

INTERAZIONI
Il componente estrogeno del farmaco con altri medicinali puo’ aumentare o ridurre le concentrazioni sieriche di etinilestradiolo. Una riduzione delle concentrazioni sieriche di etinilestradiolo puo’ aumentare la frequenza di perdite intermestruali e causare disturbi del ciclo, con ripercussioni sull’efficacia contraccettiva; elevate concentrazionisieriche di etinilestradiolo possono indurre un aumento della frequenza e della gravita’ degli effetti indesiderati.

I seguenti prodotti medicinali/sostanze attive possono ridurre la concentrazione plasmatica di etinilestradiolo: tutti i medicinali che aumentano la motilita’ gastrointestinale o riducono l’assorbimento; sostanze attive che induconoenzimi microsomiali epatici, come rifampicina, rifabutina, barbiturici, farmaci antiepilettici, griseofulvina, barbexaclone, primidone, modafinil, alcuni inibitori della proteasi e l’Erba di San Giovanni; alcuni antibiotici. In caso di somministrazione concomitante di questi prodotti medicinali/sostanze attive con il farmaco, devono essere utilizzati ulteriori metodi contraccettivi durante il trattamento e nei settegiorni successivi.

In presenza di sostanze attive che riducono le concentrazioni sieriche di etinilestradiolo per induzione degli enzimi microsomiali epatici, ulteriori metodi contraccettivi meccanici devono essere impiegati fino a 28 giorni dopo la conclusione del trattamento. Qualora la somministrazione del farmaco concomitante prosegua oltre ilnumero di compresse rimaste nella confezione in blister del COC, la successiva confezione di COC deve essere iniziata senza osservare il consueto intervallo di sospensione dell’assunzione delle compresse. I seguenti prodotti medicinali/sostanze attive possono aumentare la concentrazione plasmatica di etinilestradiolo: sostanze attive che inibisconola solfonazione dell’etinilestradiolo nella parete intestinale; atorvastatina; sostanze attive che inibiscono gli enzimi microsomiali epatici, come gli antimicotici imidazolici, indinavir o troleandomicina.

L’etinilestradiolo puo’ influire sul metabolismo di altre sostanze: inibendo gli enzimi microsomiali epatici e quindi aumentando la concentrazione sierica di principi attivi quali diazepam, ciclosporina, teofillina e prednisolone; inducendo la glucuronidazione epatica, riducendo conseguentemente la concentrazione sierica di clofibrato, paracetamolo,morfina e lorazepam. Il fabbisogno di insulina o di altri antidiabetici orali potrebbe modificarsi in seguito agli effetti sulla tolleranzaal glucosio. Cio’ puo’ verificarsi anche con farmaci assunti di recente. Alcuni esami di laboratorio possono risultare alterati durante la somministrazione di COC, come i tests di funzionalita’ epatica, surrenale e tiroidea, i livelli plasmatici di proteine vettrici ed i parametri del metabolismo dei carboidrati, dell’emocoagulazione e della fibrinolisi.

EFFETTI INDESIDERATI
Disturbi psichiatrici. Comune da >= 1/100 a < 1/10: depressione, irritabilita’, nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Comune: vertiginiemicrania.

Patologie dell’occhio. Comune: disturbi visivi; raro da >=1/10000 a < 1/1000: congiuntivite, fastidio durante l’uso delle lentia contatto.

Patologie dell’orecchio e del labirinto. Raro: improvvisa perdita dell’udito, tinnito.

Patologie vascolari. Raro: ipertensione,ipotensione, insufficienza circolatoria, vene varicose, trombosi venosa.

Patologie gastrointestinali. Molto comune >= 1/10: nausea; comune:vomito; non comune da >= 1/1000 a < 1/100: dolore addominale, gonfiore addominale, diarrea.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne; non comune: anomalie della pigmentazione, cloasma, perdita di capelli, secchezza della cute; raro: orticaria, reazioni cutanee allergiche, eczema, eritema, prurito, peggioramento della psoriasi,irsutismo; molto raro < 1/10000: eritema nodoso.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: lombalgia,disturbi muscolari.

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: secrezione vaginale, dismenorrea, amenorrea; comune: dolore pelvico; non comune: galattorrea, fibroadenoma del seno, candidosi genitale, cisti ovarica; raro: ingrossamento del seno, vulvovaginite, menorragia, sindrome premestruale.

Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita’ al farmaco, incluse reazioni allergiche. Patologie sistemiche. Comune: stanchezza, pesantezza delle gambe,edema, aumento di peso; non comune: perdita della libido, diaforesi;raro: aumento dell’appetito.

Esami diagnostici. Comune: aumento dellapressione arteriosa; non comune: modificazioni dei livelli dei lipidiematici, compresa ipertrigliceridemia. La somministrazione di contraccettivi ormonali combinati e’ associata ad un maggiore rischio di malattie tromboemboliche arteriose e venose. Sulla somministrazione a lungo termine di contraccetivi ormonali combinati e’ stato osservato un aumento del rischio di patologie delle vie biliari.

In rare occasioni, dopo la somministrazione di contraccettivi ormonali sono stati osservatitumori epatici benigni o, ancora piu’ raramente, maligni, che hanno causato una emorragia all’interno della cavita’ addominale potenzialmente fatale. E’ stato osservato un peggioramento di malattia cronica intestinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non e’ indicato durante la gravidanza. La gravidanza deve essere esclusa prima di iniziare la somministrazione del medicinale. Se si dovesseverificare una gravidanza nel corso del trattamento l’assunzione delfarmaco deve essere immediatamente sospesa. Il farmaco non deve essere utilizzato durante l’allattamento.