MODALITA’ DI INIZIO TRATTAMENTO:
Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel mese precedente.
L’assunzione delle compresse deve iniziare il primo giorno del ciclo mestruale naturale (cioe’ il primo giorno della mestruazione). E’ possibile iniziare anche tra il secondo e quinto giorno del ciclo ma, in questo caso, durante il primo ciclo si raccomanda di impiegare anche un metodo di barriera nei primi sette giorni di assunzione delle compresse.

Passaggio da un altro contraccettivo orale di tipo combinato. La prima compressa deve essere assunta preferibilmente il giorno dopo l’ultima compressa attiva del precedente contraccettivo o al piu’ tardi il giorno dopo il consueto intervallo libero da pillola o il giorno dopo l’ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo.

Passaggio da un contraccettivo a base di solo progestinico (minipillola, iniezione, impianto). – La donna puo’ cambiare in qualsiasi momento se proviene dalla minipillola, e deve cominciare l’assunzione il giorno successivo. Nel caso di un impianto l’assunzione deve cominciare nello stesso giorno nel quale l’impianto viene rimosso o, nel caso di un iniettabile, nel giorno in cui dovrebbe essere praticata la successiva iniezione. In tutti questi casi la donna deve essere avvertita di usare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto per i primi sette giorni d’assunzione delle compresse.

Dopo un aborto al primo trimestre. – E’ possibile iniziare immediatamente senza bisogno di ulteriori misure contraccettive.

Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre – Poiche’ il periodo immediatamente successivo al parto e’ associato ad un aumentato rischio di tromboembolismo, l’assunzione di contraccettivi orali combinati non deve cominciare prima del 21°-28° giorno dopo il parto o dopo un aborto al secondo trimestre. La donna deve essere avvertita di utilizzare anche un metodo contraccettivo non ormonale di supporto nei primi sette giorni d’assunzione delle compresse.
Tuttavia, se nel frattempo si fossero avuti rapporti sessuali, prima di iniziare effettivamente l’assunzione del contraccettivo orale combinato, si deve escludere una gravidanza o si deve attendere la comparsa della prima mestruazione.

ASSUNZIONE IRREGOLARE:
La sicurezza contraccettiva puo’ diminuire se si dimenticano delle compresse in particolare se la dimenticanza si verifica durante i primi giorni del ciclo di trattamento.

Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa e’ inferiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non risulta ridotta. La compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo e le compresse successive secondo il ritmo consueto.

Se il ritardo nell’assunzione di una qualunque compressa e’ superiore alle 12 ore, la protezione contraccettiva non e’ piu’ assicurata. Di conseguenza nella pratica quotidiana possono essere dati i seguenti suggerimenti.

Prima settimana.

L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se cio’ comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Inoltre, nei successivi sette giorni deve essere impiegato un metodo di barriera, come ad esempio un profilattico. Se durante la settimana precedente, si sono avuti rapporti sessuali, si deve prendere in considerazione la possibilita’ che si sia instaurata una gravidanza. Maggiore e’ il numero di compresse dimenticate e piu’ ravvicinato e’ l’intervallo libero da pillola, maggiore e’ il rischio di gravidanza.

Seconda settimana.

L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se cio’ comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. Non e’ necessario impiegare alcun metodo contraccettivo aggiuntivo, a condizione che, nei sette giorni precedenti la prima compressa dimenticata, le compresse siano state assunte correttamente; tuttavia, in caso contrario o se le compresse dimenticate sono piu’ di una, si deve raccomandare l’impiego di precauzioni aggiuntive per sette giorni.

Terza settimana

Considerata l’imminenza dell’intervallo libero da pillola, il rischio di ridotta affidabilita’ contraccettiva e maggiore. Tuttavia, modificando lo schema di assunzione della pillola si puo’ ancora prevenire la riduzione della protezione contraccettiva. Adottando una delle due seguenti opzioni non vi e’ pertanto necessita’ di usare metodi contraccettivi aggiuntivi purche’ nei sette giorni precedenti la prima compressa dimenticata tutte le compresse siano state prese correttamente. In caso contrario si deve raccomandare di seguire la prima delle due opzioni e di usare anche precauzioni aggiuntive nei successivi sette giorni.

1. L’ultima compressa dimenticata deve essere presa non appena la donna si ricordi di farlo, anche se cio’ comporta l’assunzione di due compresse contemporaneamente. Le altre compresse devono essere prese secondo il ritmo consueto. La confezione successiva deve essere iniziata subito dopo aver terminato la precedente, cioe’ senza osservare intervallo libero da pillola tra le due confezioni. In questo caso e’ improbabile che si verifichi emorragia da sospensione prima della fine della seconda confezione; tuttavia, durante l’assunzione delle compresse, possono presentarsi spotting o emorragia da rottura.

2. Si puo’ anche raccomandare di sospendere l’assunzione delle compresse della confezione in corso. Si deve allora osservare un intervallo libero da pillola che duri fino a sette giorni, compresi quelli nei quali sono state dimenticate compresse, e poi proseguire con una nuova confezione.

Qualora siano state dimenticate compresse e, nel primo regolare intervallo libero da pillola non si presenti emorragia da sospensione, bisogna considerare l’eventualita’ di una gravidanza in atto.

RACCOMANDAZIONI IN CASO DI VOMITO E DIARREA:
Se entro 3-4 ore dall’assunzione della compressa si verifica vomito e/o diarrea, l’assorbimento puo’ non essere completo. In questo caso si prendano in considerazione, se necessario, le raccomandazioni illustrate sopra. Se non si vuole modificare il consueto schema posologico, si deve prendere una o piu’ compresse extra da una nuova confezione.

AVVERTENZE:
Il fumo di sigarette aumenta il rischio di gravi effetti collaterali cardiovascolari associati all’utilizzo di contraccettivi orali combinati. Tale rischio aumenta con l’eta’ e con il numero di sigarette fumate (15 o piu’ sigarette al giorno), ed e’ piu’ marcato nelle donne con piu’ di 35 anni d’eta’. Le donne che utilizzano contraccettivi orali combinati devono essere fermamente avvertite di non fumare.

INTERAZIONI:

L’interazione con altri farmaci che determina un aumento della clearance degli ormoni sessuali puo’ portare ad emorragia da rottura o ridurre l’efficacia del contraccettivo orale.

Associazioni controindicate.

Ritonavir: rischio di riduzione dell’efficacia del metodo contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno.

Associazioni sconsigliate.

Induttori enzimatici: anticonvulsivanti (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina, rifampicina, griseofulvina: rischio diriduzione dell’efficacia della contraccezione a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Modafinil: rischio di riduzione dell’efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Associazioni da valutare.

Alcuni agenti antibiotici (per esempio ampicillina, tetraciclina): rischio di riduzione nell’efficacia contraccettiva per riduzione della circolazione enteroepatica degli estrogeni.

Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o piu’ farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi debbono temporaneamente adottare, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei sette giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con rifampicina, insieme al contraccettivo orale combinato, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei ventotto giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dello stesso dovra’ essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, viene raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non e’ indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio in caso di irregolarita’ del ciclo, si deve raccomandare l’impiego di un altro metodo contraccettivo.

Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell’aumentata sensibilita’ del tessuto mammario alla prolattina dovuta all’azione della flunarizina.

Preparazioni a base di hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclomestruale. Cio’ a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di hypericum perforatum. L’effetto di induzione puo’ persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di hypericum perforatum.

ALLATTAMENTO:

L’allattamento al seno puo’ essere influenzato dai contraccettivi orali combinati, in quanto essi possono ridurre la quantita’ e modificare la composizione del latte materno. L’uso dei contraccettivi orali combinati deve percio’ essere sconsigliato fino al termine dell’allattamento. Piccole quantita’ di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte ma non vi e’ prova che cio’ danneggi la salute del bambino.