Un distributore preservativi a scuola? Terza richiesta, terzo rifiuto, con un barlume di apertura almeno alla richiesta di assorbenti femminili nei bagni delle studentesse.

Al “Virginio De Donato”, l’istituto agrario di Cuneo che da tempo si batte per il diritto alla prevenzione sessuale degli studenti, i ragazzi incassano un altro no. Il primo, a giugno 2018, faceva seguito alla coraggiosa proposta degli studenti, di introdurre un distributore di profilattici e assorbenti femminili a prezzi calmierati non nei pressi della scuola, ma direttamente nei bagni scolastici, evitando ai giovani inutili imbarazzi tra gli scaffali di farmacie e supermercati.

Distributore preservativi. Il Consiglio di Istituto allora in carica, respinse la richiesta.

Per nulla convinti a mollare la presa, i ragazzi alzarono il tiro, prima con una nuova proposta del comitato studentesco, approvata all’unanimità, poi con una petizione nazionale che, a gennaio 2019, ha giustamente fatto parlare di sé l’intera Italia.

Nel lungo testo della petizione, una serie di inconfutabili affermazioni: «In Italia la totale assenza di norme che regolamentano “l’educazione sessuale” nelle scuole condanna a morte decine di ragazze e ragazzi all’anno, che vanno incontro a malattie mortali in quanto disinformati sul tema e perché riscontano difficoltà nell’accedere agli strumenti di prevenzione».

E poi ancora l’illustro parere della LILA (Lega italiana lotta AIDS), che senza alcuna esitazione è certa che: «introdurre  distributori di profilattici con prezzi calmierati nelle scuole, sarebbe un’iniziativa di sicuro successo, in quanto renderebbe i preservativi più facilmente accessibili, garantendo la riservatezza che i ragazzi cercano quando iniziano ad approcciarsi al sesso».

Anche avendo raccolto centinaia di firme, i ragazzi non sono stati in grado di respingere le barriere psicologiche distributori di preservativi a scuola dei prof. Nonostante l’impegno, nelle scorse settimane hanno incassato l’ennesimo no: il Consiglio di istituto ha respinto a maggioranza la proposta di installazione del distributore di profilattici a scuola.

Distributori di profilattici: Perché ancora un “No” nel 2019?

«La decisione è stata presa dopo un ampio dibattito -spiega Filippo Blengino, rappresentante degli studenti della scuola. – Il nostro istituto non ha avuto il coraggio di deliberare in favore di un’iniziativa seria che avrebbe potuto, potenzialmente, salvare vite. Non è mancata una discussione seria, tuttavia si è messa davanti l’immagine della scuola al reale bene di noi studenti. È da mesi che chiediamo un aumento delle iniziative di educazione sessuale, la maggioranza degli studenti non ha mai partecipato nemmeno ad un solo corso sul tema. Mi auguro che, da ora, la scuola introduca almeno i corsi di educazione sessuale per cui ha già deliberato in passato il Consiglio favorevolmente. Per ora però si tratta solo di parole».